E' la Finlandia la prima Nazionale esordiente dell'Europeo 2020. Un risultato storico per la Nazionale scandinava, che dopo decenni di tentativi infruttuosi riesce a superare sè stessa staccando il pass per il torneo che si svolgerà il prossimo giugno in diverse città del continente, da Roma a Bilbao, passando per Londra.
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Arrivata grazie al 3-0 contro il Liechtenstein nel girone J, la qualificazione all'Europeo 2020 è di fatto il primo grande traguardo nella storia della rappresentativa finlandese, nata nel 1911 e per decenni ai margini del grande calcio continentale ed internazionale. Nemmeno con due idoli come Hyypia e Litmanen arrivò la tanto desiderata qualificazione ad un grande torneo. Stavolta, però. tutto vero.
Allenata da un simbolo come Markku Kanerva, che dal 2011 è sempre stato all'interno della Nazionale, sia come tecnico, sia come vice-allenatore, la Finlandia può contare su un bomber come Pukki, capace di mettere paura all'Italia, ma anche su giocatori esperti come Hrádecký, Sparv e Toivio.
Già l'Italia, ovvero la squadra prima classificata nel girone J e che almeno nella gara di ritorno, dopo essere stata battuta 2-0 all'andata, è riuscita a mettere in difficoltà la truppa di Mancini, pareggiando al 72' la rete di Immobile con il goal di Pukki, prima di cadere per mano del penalty messo a segno da Jorginho.
Una Nazionale quadrata, con un'ottima difesa e un un attacco in rapida ascesa. Il grande traguardo della qualificazione al'Europeo 2020 è solo il primo passo per una rappresentativa decisa magari ad essere la nuova Islanda, nonostante le similitudini, oltre all'aver esordito in tale torneo recentemente, si fermano solamente alla zona europea di provenienza.
Visto l'allargamento dei posti all'Europeo e la possibilità delle piccole squadre di qualificarsi allo stesso, per la Finlandia fare un buon torneo ed andare oltre la mera partecipazione alla fase a gironi finale non è affatto utopia. Non rischia un girone di ferro, sulla carta non sembra essere la vittima sacrificale.
Si gode il traguardo, si godrà la competizione che inseguiva dl 1966, anno in cui parteciò per la prima volta alle qualificazioni Europee, arrivando ultima (2 punti) in un girone che conteneva anche Grecia, Austria e la vincente Unione Sovietica, poi quarta nella fase finale italiana di Euro '68.
