Non sono stati dei Mondiali facili per il Camerun, dal punto di vista calcistico e non solo: la formazione di Rigobert Song, sul campo, è uscita ai gironi con Brasile, Svizzera e Serbia, vincendo l'ultima contro i verdeoro, ma a tener banco sono state le questioni fuori dal rettangolo verde.
Una su tutte quella relativa ad André Onana, che ha lasciato il Qatar e la sua Nazionale prima del previsto per screzi con il proprio allenatore: in quel caso a nulla è servito l'intervento del presidente della Federcalcio camerunense, Samuel Eto'o, che ha poi dovuto accettare la situazione e far partire il portiere.
Anche per Eto'o, in realtà, è stato un anno, e non solo un Mondiale, complicato: ha dovuto affrontare, da presidente, l'organizzazione della Coppa d'Africa in Camerun, con il terzo posto finale, e seguire la sua Nazionale in Qatar: l'ex Barcellona e Inter, tra le altre, è poi rimasto a Doha a seguire la gara degli ottavi di finale tra Brasile e Corea del Sud.
Ed è a margine di questa che il presidente della Federcalcio camerunense ha perso il controllo, letteralmente: l'ambasciatore FIFA è stato intercettato da un tifoso che ha cercato di riprenderlo con una fotocamera, ma il gesto non è andato a genio a Eto'o.
Dopo un primo approccio del tutto pacifico, l'ex attaccante è tornato sui suoi passi, provando ad aggredire il tifoso, andando a tu per tu con lo stesso: da quel momento in poi la situazione è degenerata.
"Ho sentito Eto'o scambiare parole con il tifoso in toni forti, poi ha iniziato a inseguirlo, perdendo il controllo: al tifoso è stata strappata la macchina fotografica ed è lì che Eto'o ha commesso un errore. Invece di andarsene, lo ha preso a calci", racconta Ricardo Lopez Juarez, giornalista de "La Opinion", intervenuto a "El Larguero".
Nonostante l'intervento di diversi presenti, volto a dividere i due e a contenere Eto'o, questo ha continuato a scagliarsi contro il tifoso, rifilandogli un calcio in testa. Poi si è diretto verso Lopez Juarez, il giornalista, minacciandolo.
"Gli ho chiesto cosa fosse successo, ma non riusciva a esprimere una parola, poi lo hanno portato via", ha aggiunto.
Una brutta scena che va in contrasto con quanto sempre mostrato, dentro e fuori dal campo, da Eto'o, che da presidente della Federcalcio camerunense ha vissuto un anno molto, ma molto intenso.
Il giorno seguente al match, l'ex calciatore di Barcellona e Inter si è scusato via social per quanto accaduto:
"Dopo il match tra Brasile e Corea del Sud, ho avuto un duro confronto con un tifoso che probabilmente era un sostenitore algerino. Mi scuso per aver perso la calma e aver reagito in un modo che non rispecchia la mia persona. Chiedo scusa per questo brutto episodio".
