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Emerson trascina l'Olbia: goal su punizione da 35 metri a 42 anni

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Emerson Ramos Borges: segni particolari? Un mancino letale, su punizione e non. Questa, in sintesi, la caratteristica che ha reso noto il difensore brasiliano, in Italia ormai da 20 anni. E non ha proprio voglia di smettere.

Classe 1980, fa strano vederlo in campo, anche perché il suo allenatore, all'Olbia, è Roberto Occhiuzzi: ex centrocampista classe 1979. Ha un solo anno in più: di anni, a proposito, Emerson ne compirà 43 ad agosto, ma viene regolarmente schierato nel Girone B di Serie C.

E segna, come ogni anno, grazie alla sua qualità più nota: il mancino dalla distanza. La mente, però, va alla stagione 2013/14 vissuta a Livorno, con la promozione in Serie A ottenuta un anno prima con Davide Nicola in panchina e l'esordio a 33 anni.

Nelle ultime stagioni ha vestito la maglia di Feralpisalò e Potenza, ma dal 2020 si è trasferito in Sardegna, all'Olbia, che lo ha visto protagonista del trentaseiesimo turno, una partita importantissima per la salvezza.

Sul campo della Recanatese, Emerson è stato schierato ancora una volta da titolare nei tre di difesa: alla mezz'ora c'è un calcio di punizione da circa 35 metri. Pane per i denti del brasiliano.

Rincorsa e botta con il mancino: Fallani battuto e corsa verso la panchina. Un altro goal grazie al suo mancino, pesantissimo nel 2-3 finale che consegna ai sardi punti pesantissimi e a Emerson l'ennesima gioia, a 42 anni. Quasi 43: un highlander.

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