E' una dei luoghi più remoti della Terra, talmente inospitale da impedire persino la gestione di un campo da calcio in erba naturale. Nonostante questo fatto, che contribuisce in larga parte alla sua non ammissione in seno alla FIFA, la Groenlandia non rinuncia al suo campionato di calcio. Non è lo sport nazionale, perchè in questa isola immensa, per quanto scarsissimamente abitata, si gioca prevalentemente a pallamano (la Groenlandia ha anche partecipato a tre edizioni dei Mondiali), tuttavia il modo di organizzare un campionato di calcio lo si trova da anni.
L'anomalia sta nella formula: siccome l'estate groenlandese dura pochissimo, circa un mese a essere benevoli, per giocare il campionato bisogna fare presto. Molto presto: una settimana è più che sufficiente. Anche quest'anno è andata così: sotto l'egida della Coca-Cola, che è storico sponsor del torneo, il 10 agosto è iniziata la fase finale.
Ai nastri di partenza 10 squadre, alcune delle quali con nomi che sembrano provenire direttamente da una passeggiata del nostro gatto sulla tastiera del laptop: Kagssagssuk Maniitsoq, Inuit Timersoqatigiiffiat-79, G-44 Qeqertarsuaq, Nagdlunguaq-48. Vi assicuriamo che sono tutti nomi reali.
La formula è molto semplice: due gironi da 5, si giocano 5 giornate, una partita al giorno. Le prime due di ogni girone vanno alle semifinali, le altre giocano le finaline per le posizioni di rincalzo. L'obiettivo di finire entro una settimana è stato raggiunto anche quest'anno, con la finale giocata domenica 19 agosto tra il B-67 e l'N-48, abbreviazioni di nomi altrimenti con troppe consonanti.
Teatro di tutte le sfide, lo stadio di Nuuk, la capitale: un campo sportivo in terreno sintetico, con un panorama mozzafiato tutto intorno, anche se la FIFA avrebbe qualcosa da ridire sulla collina di roccia a pochi metri dal campo, sfruttata da molti curiosi come tribuna. Lo scorso anno alla fine ha vinto il Nagdlunguaq-48 in finale ai rigori contro il B-67, in una partita trasmessa in diretta streaming dalla TV groenlandese. Dodicesimo titolo per i neroverdi, premiati in un'atmosfera unica ormai di fine estate prima del letargo groenlandese. Almeno fino ad agosto 2024 e a un'altra settimana di calcio, l'unica.
