Pubblicità
Pubblicità
Diogo Dalot - Manchester UnitedGetty

Diogo Dalot ritrova il suo United: con i Red Devils poco spazio e diversi infortuni

Pubblicità

Quando il 6 giugno 2018 il Manchester United ha ufficializzato l’acquisto del suo cartellino, di Diogo Dalot si sapeva relativamente poco. Cresciuto nel Porto infatti, prima del suo approdo in Premier League, aveva giocato solo otto partite con la prima squadra dei Dragões, sei delle quali in campionato.

In realtà, già a partire da marzo 2018 aveva iniziato a guadagnarsi sempre più spazio nell’undici titolare di Sergio Conceiçao, ma un infortunio al menisco esterno del ginocchio destro l’ha costretto prima a sottoporsi ad un intervento chirurgico e poi a chiudere in anticipo la sua vera prima stagione nel calcio che conta.

A dire di più su Dalot erano in realtà sin lì state le sue gesta con le rappresentative giovanili del Portogallo. Ha indossato infatti tutte le maglie da quella dell’Under 15 a quella dell’Under 21, mettendosi in mostra nell’Europeo U17, in quello U19 e nei Mondiali U20. Di lui si è quindi presto iniziato a parlare come di un esterno destro tutta fascia capace all’occorrenza di spostarsi anche sull’out opposto e certamente molto abile in fase di spinta. Un terzino più portato ad offendere piuttosto che a difendere, tanto da essere paragonato in patria al connazionale Joao Cancelo.

Il Manchester United non ha avuto dubbi nell’investire gli oltre 20 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria inserita nel contratto che lo legava al Porto pur di farlo suo, e questo perché in casa dei Red Devils c’era un uomo soprattutto che già lo conosceva alla perfezione e che era pronto a scommettere forte su di lui: José Mourinho.

Lo stesso Special One, nel giorno in cui lo United ha annunciato l’acquisto del giovane talento diciannovenne, ha speso parole molto importanti per lui.

“Diogo è un giovane e talentuoso difensore, ha le qualità per diventare in breve tempo un giocatore importante per questo club. Ha tutti i requisiti dei quali un terzino ha bisogno: fisicità, intelligenza tattica e qualità tecnica, il tutto unito alla mentalità che si apprende nel settore giovanile del Porto. Tra i giocatori della sua età, è il miglior terzino in Europa”.

L’inizio dell’avventura di Diogo Dalot in Inghilterra non è stata delle più semplici. Chiamato prima a recuperare dall’infortunio della stagione precedente e poi fermato da un altro problema fisico, dopo aver debuttato a settembre in Champions League con la maglia dello United in una sfida vinta sul campo dello Young Boys, ha poi dovuto attendere dicembre per per giocare la sua prima partita in Premier League.

Diogo Dalot Manchester United 2018-19Getty

José Mourinho ha effettivamente dimostrato di voler puntare su di lui concedendogli due maglie da titolare consecutive a destra, ma il suo esonero, arrivato il 18 dicembre 2018, ha successivamente rappresentato una svolta importante per l’esterno destro. Ole Gunnar Solskjaer ha infatti continuato ad utilizzarlo con buona frequenza, concedendogli spesso delle chance dal 1’, ma è parso fin da subito chiaro che nelle idee del tecnico norvegese ci fosse un qualcosa di diverso.

La prima annata di Dalot al Manchester United si è conclusa con 23 presenze complessive, 16 delle quali in Premier League, e la sensazione che la stagione successiva sarebbe potuta essere quella della consacrazione.

“Per me è stata una grande stagione. Sono entrato in forma a dicembre ed ho avuto la possibilità di giocare in varie posizioni. Il mio ruolo resta comunque quello del terzino destro, è lì che mi esprimo meglio e voglio dimostrarlo al mio allenatore con il lavoro. Alcuni penseranno che ho giocato più di quanto si aspettassero, altri meno, io penso che sia stata una buona annata di ambientamento, utile per conoscere il club e un campionato nuovo. Dalla prossima stagione non ci saranno scuse”.  

Quello che presenta ai blocchi di partenza della stagione 2019/2020 è un Diogo Dalot con ampi margini di miglioramento e pronto ad imporsi. Tuttavia a rendere fin da subito in salita il suo cammino ci si mettono un infortunio all’anca ed un altro all’inguine che lo tengono praticamente fuori fino a gennaio.

Una volta tornato abile ed arruolato, l’esterno lusitano si riscopre non nelle primissime posizioni delle gerarchie di Solskjaer, che predilige esterni difensivi più ‘duri’ e abili in fase difensiva. L’elemento giusto per coprire l’out di destra viene individuato in Aaron Wan-Bissaka, giocatore che prelevato dal Crystal Palace per 55 milioni di euro, non solo è più ‘tattico’ rispetto all’ex Porto, ma è anche molto giovane visto che ha un paio di anni in più del collega.

Lo United decide quindi di concentrarsi sulla crescita del talento inglese che diventa padrone della fascia destra. Per Dalot lo spazio si riduce al minimo, tanto che al termine della sua annata i minuti in campionato saranno appena sessantacinque distribuiti in quattro presenze, alle quali si aggiungeranno altri quattro gettoni in FA Cup e tre in Europa League. Troppo poco per un ragazzo che solo dodici mesi prima era dato in rampa di lancio.

E’ così che si arriva all’ottobre 2020 e alla decisione del Manchester United di cedere l’esterno lusitano in prestito al Milan. L’esplosione di Brandon Williams e l’arrivo di Alex Telles vorrebbero dire meno possibilità di giocare, mentre i Red Devils vogliono vedere il portoghese il più possibile in campo.

A dimostrazione del fatto che il club inglese punti ancora su un giocatore che nell’estate del 2018 era stato accolto come il possibile esterno destro dello United ‘per i prossimi dieci anni’ è data dal fatto che l’operazione chiusa con il Milan non prevede diritti o obblighi di riscatto.

Salvo sorprese, quindi, Diogo Dalot a fine stagione farà il suo ritorno nella compagine dei Red Devils ed è questo ciò che ha fatto recentemente intuire lo stesso Solskjaer.

“E’ un giocatore che conosciamo ovviamente bene. E’ andato al Milan per fare esperienza in un grande club ed ha imparato molto. Ha giocato molto di più in questa stagione e si è tenuto in forma”.

In attesa di vedere gli riserverà il futuro, Dalot si appresta a ritrovare il Manchester United, ma da avversario. A lui il compito di dimostrare ai Red Devils si essere un giocatore ormai definitivamente pronto, nel corso delle due sfide valide per gli ottavi di finale di Europa League che vedrà gli inglesi opposti proprio al Milan.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0