Da qualche mese Diogo Costa ha mostrato una crescita talmente evidente, da non poter essere sottovalutata: è un classe 1999, è nato in Svizzera, ma la sua nazionalità è quella portoghese.
Fernando Santos lo ha scelto ormai come primo portiere del Portogallo, preferendolo a Rui Patricio, nonostante la differenza d'esperienza: sta avendo ragione.
Anche perché con la maglia del Porto sta dimostrando di meritare quel posto in Nazionale, che verosimilmente lo vedrà difendere la porta lusitana anche ai Mondiali in Qatar.
A riprova di tutto ciò ecco la partita tra Club Brugge e Porto in Champions League: una gara importantissima per le ambizioni della formazione allenata da Conceiçao.
Allo "Jan Breydel Stadium" di Brugge al 48' il risultato è di 0-1 per per il goal di Taremi, ma il direttore di gara, l'inglese Oliver, assegna un calcio di rigore ai belgi, grazie al VAR.
Dal dischetto va Hans Vanaken che indirizza il pallone alla destra di Diogo Costa che si allunga e sventa il tiro. Oliver ferma tutto, però, e fa ribattere su segnalazione del VAR perché due giocatori del Porto sono entrati in area.
Questa volta dagli undici metri va Noa Lang che cambia lato, ma trova un'altra respinta del portiere portoghese, che salva il risultato e indirizza in maniera decisiva il match.
E con questa parata diventa il primo portiere a parare tre calci di rigore nella stessa edizione di Champions League dalla stagione 2003/04. Un segnale importante.




