Lionel Messi Paulo Dybala Argentina 06062017Getty

"Difficile giocare con Messi": la dichiarazione boomerang di Dybala

L'incredibile prospettiva che l'Argentina non prenda il volo per la Russia, o che al massimo si debba accontentare di un ignominioso quinto posto e del conseguente spareggio contro la Nuova Zelanda, è più concreta che mai. Atmosfera tetra, polemiche, accuse: a Buenos Aires si sta vivendo di tutto.

Non contribuiscono dunque a rasserenare l'ambiente le dichiarazioni rilasciate ieri, nella conferenza della vigilia del match di Champions League tra Barcellona e Juventus, da Paulo Dybala. Il quale, parlando di Leo Messi, si è riferito a una possibile - ma poco probabile - convivenza in Catalogna, ma le cui parole non possono non essere traslate anche e soprattutto in ottica nazionale.

"Sembrerà strano dirlo, ma per me è difficile giocare con lui perché giochiamo nella stessa posizione - ha detto Dybala - Cerco di rispettare sempre il suo spazio in campo, ma il fatto è che giochiamo nella stessa posizione. Quindi sono io quello che si dovrà adattare a lui, cercare di aiutarlo e farlo sentire bene nel campo ogni volta che dovrò giocare con lui".

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Risposta non banale inserita un argomento piuttosto banale: la corte del Barcellona nei confronti di Dybala e l'inserimento apparentemente non semplicissimo della Joya in uno schema dove a comandare è proprio Messi, che ha caratteristiche simili a quelle del connazionale e che rischierebbe di vedersi pestati i piedi. O di pestarli.

Il problema è che ora, alla luce delle parole di Dybala, qualcuno in Argentina si sta già chiedendo se sia il caso di proseguire con l'operazione fantasia attuata - finora con scarso successo, come testimoniato dall'1-1 contro il Venezuela - dal neo ct Jorge Sampaoli. L'emittente 'TyC Sports', ad esempio, ha già lanciato un sondaggio: "Sampaoli deve mantenere la coppia o togliere uno dei due?".

"Uno dei due" sarebbe ovviamente Dybala. Che è forte, fortissimo, ma non ancora al livello di Re Messi. Per una volta lo slancio di sincerità di un calciatore, pur di altissimo livello come Dybala, rischia di creare un effetto boomerang.

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