Ci sono momenti nella storia di un calciatore in cui o trovi la svolta positiva o rischi di crollare, finire in un vortice di eventi negativi che possono segnare irrimediabilmente la tua carriera: Dominik Livakovic, questa prova del destino, l'ha superata a pieni voti.
E' normale, adesso, associarlo all'esultanza che ha fatto seguito alla lotteria dei rigori che ha consegnato la qualificazione alle semifinali di Qatar 2022 alla Croazia, protagonista dell'incredibile eliminazione del Brasile, ma un anno fa, sì, sorprende, Livakovic era in crisi.
Il portiere della Dinamo Zagabria nel corso delle qualificazioni per i Mondiali attualmente in corso ha seriamente rischiato di perdere il posto da titolare: una scelta difficile, ma doverosa per Zlatko Dalic, quella di mandare in campo Ivica Ivusic per le sfide contro Slovacchia e Slovenia, entrambe vinte, e Ivo Grbic contro Malta e Russia. Perché no, a Livakovic non girava tutto bene.
Insicuro e spaventato: questi migliori termini per definire il portiere, nel momento più complesso della sua carriera, svoltato anche grazie a un dialogo con Luka Modric.
A rendere pubblico il discorso del capitano della Croazia la piattaforma FIFA+, in uno degli episodi di "Capitani", in cui Modric prende in disparte Livakovic e gli parka intimamente.
"Non te ne parlerei se non mi importasse: ma non vedo tuoi progressi nella Nazionale. E' forse la pressione? Trasmetti incertezza e questa si ripercuote sulla squadra, lo capisci?", esordisce il centrocampista del Real Madrid.
Poi un punto del dialogo che svolta la situazione: la paura di sbagliare. Modric prova a slegarlo da questa convinzione che non si possono commettere errori.
"Perché non puoi sbagliare? Tutti sbagliano, sembra che il tuo problema è che tu abbia paura di sbagliare. Ma chi non sbaglia? Fammi un nome".
Infine la rassicurazione. "Sei un grande portiere, lo sai vero?": lo sa. Lo sanno tutti: si è notato dalle parate che lo hanno reso l'eroe della Croazia ai Mondiali. Lasciandosi il passato alle spalle.
