
Messa alle spalle la sosta per gli impegni delle Nazionali, la Serie A torna offrendo subito un match dal grande fascino e dalla grande importanza: il Derby della Madonnina.
L’Inter sabato sera affronterà a San Siro un Milan che non può non essere considerato tra le squadre più in forma del torneo. Per i rossoneri, che ritrovano anche Zlatan Ibrahimovic, il percorso sin qui è stato netto: tre vittorie in altrettante uscite.
Antonio Conte, che ha visto la marcia di avvicinamento alla gara complicata dalle positività di Bastoni, Skriniar, Radu, Gagliardini, Nainggolan e Young, ha presentato la gara nella consueta conferenza stampa della vigilia.
“Noi cerchiamo di fare bene in tutte le partite, una vittoria vale sempre tre punti. Un derby vuol dire difficoltà maggiori, anche perché affronteremo una squadra forte, che sta facendo bene e che ha chiuso il campionato scorso in una maniera importante. Quest’anno ha ripreso nella giusta maniera, ma noi vogliamo far bene e proseguire il percorso che abbiamo iniziato, sapendo che ci saranno delle difficoltà”.
L’Inter ha ceduto molti dei suoi uomini alle Nazionali.
“La maggior pare di loro sono rientrati ieri, gli ultimi sono stati Vidal e Sanchez che sono tornati in serata dal Cile. Se fai bene con la tua Nazionale poi arrivi con il morale più alto e la nostra voglia è quella di metterci a disposizione, di preparare la partita e di sfruttare il morale di chi è tornato”.
Il tecnico nerazzurro dovrà fare i conti con molte defezioni.
“Se avessi avuto la possibilità di scegliere, avrei preferito avere almeno un giorno in più per preparare la partita. Detto questo, sappiamo benissimo che ci sono dei calendari da rispettare. Lavoreremo oggi sulla partita, non abbiamo alternative. Vedremo video, faremo analisi e accorceremo un po’ l’allenamento che non potrà essere troppo intenso, visto che abbiamo ragazzi che sono tornati ieri e che hanno giocato gare ravvicinate. In un momento come questo dobbiamo essere bravi nell’accettare certe situazioni. Abbiamo passato tutti un periodo molto duri, ma ce ne siamo dimenticati in fretta. Adesso sembra che i momenti difficili stiano tornando e secondo me dovremo essere ancora più uniti sia nello sport che nella vita. E’ inutile lamentarsi, chi più e chi meno tutti sono penalizzati. Bisogna solo dare il massimo. ”.
Sanchez è tornato non al meglio dagli impegni con il Cile.
“E’ tornato ieri sera con un affaticamento muscolare. Oggi faremo tutte le valutazioni nel corso dell’allenamento. Staremo attenti, visto che abbiamo un ciclo di partite ogni tre giorni che ci attendere. Valuteremo la situazione con il giocatore e ci prenderemo il giusto rischio. Deve essere anche lui a dirmi se può giocare o se preferisce aspettare la prossima partita”.
L’Inter ha dato l’impressione di voler essere una squadra che segna molto al costo magari anche di subire qualche goal in più del previsto.
“Nella scora stagione abbiamo fatto 113 goal in tutte le competizioni e mi auguro di poterne vedere così tanti anche quest’anno. Il calcio cambia, penso ad un gioco propositivo e ad alta intensità, che è poi quello che viene fatto soprattutto in Europa e dalla maggior parte delle squadre qui da noi. E’ inevitabile che poi ognuno lavori in base alle proprie possibilità. Se lotti per la salvezza e sfidi squadre più forti devi adottare una strategia diversa. In Italia è aumentata la voglia di sfidarsi a viso aperto”.
Sono in molti ad attendersi una super sfida sugli esterni tra Hakimi ed Hernandez.
“Io mi aspetto una sfida tra Inter e Milan. All’interno di queste due squadre ci sono poi due elementi come Hakimi ed Hernandez che sono interessanti e che si mettono a disposizione delle loro compagini. Hanno entrambi grande qualità e fanno della velocità un’arma micidiale".
Conte non si è sbilanciato sulle scelte che farà a centrocampo.
“Abbiamo solo quattro centrocampisti a disposizione questa volta, sicuramente avrò meno problemi rispetto ad altre occasioni. Sarà la prima di sette partite ravvicinate tra campionato e Champions e quindi ci saranno delle rotazioni ed io sono molto tranquillo nel farle. Magari partiremo con tre centrocampisti e mercoledì con altri e sabato con altri ancora. Tutti saranno protagonisti e sto lavorando con tutti affinché capiscano cosa dobbiamo fare. L’importante è che ci sia disponibilità, anche ad entrare ed avere un buon impatto”.
Eriksen, dal ritiro della Nazionale, ha fatto capire di non essere felicissimo del fatto di fare molta panchina all’Inter.
“Non so se giochi poco nell’Inter, per me sta giocando il giusto. Io decido per il bene della squadra, poi posso sbagliare o no, ma sono contento di quello che sta dando e di come si è integrato. Penso che anche lui sia contento di lavorare con me ed il mio staff, oltre che con i suoi compagni. La stagione sarà lunga e difficile e ci sarà spazio per tutti. Domani avrà tre centrocampisti in campo ed uno in panchina e subito dopo avremo la partita con il Borussia. Io devo fare delle scelte e penso che Eriksen il suo spazio lo abbia avuto”.
Quello di sabato sera sarà un derby anomalo, visto che si giocherà senza pubblico.
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