GOALIl talento di Amato Ciciretti è sempre stato evidente, ma il classe 1993 non è mai riuscito ad esplodere definitivamente nel calcio che conta. Ha avuto le sue occasioni ma, soprattutto per una serie di infortuni ed un carattere 'esuberante', ha sempre fallito l'appuntamento con la maturazione definitiva.
E pensare che quattro anni fa era arrivata la grande chance con il Napoli. Ma facciamo un passo indietro. Amato Ciciretti nasce a Roma e, come spesso accade per i ragazzi che nascevano nella Capitale negli anni 90, cresce con il mito di Francesco Totti.
La sua stanzetta era piena di poster del Capitano giallorosso, ma la prima esperienza calcistica di Amato, all'età di 8 anni, è con la Lazio. Lui tifoso della Roma e nato con il mito di Totti. Gioca tre anni con i biancocelesti, poi arriva però la chiamata dall'altra parte del Colosseo.
Parallelamente il padre, come ha raccontato in un'intervista all'Ansa, prova a portarlo con sé a lavoro. Lui fa il muratore e Amato, che comincia a dare una mano a suo padre già a 10 anni, capisce che il suo futuro deve essere con un pallone tra i piedi e non con una cazzuola tra le mani.
"Mi vide Bruno Conti, che mi voleva. Ma ero alla Lazio e non volevano che andassi via. Non ero convinto di cambiare, mi trovavo bene coi compagni. Ero tifosissimo della Roma, la mia famiglia anche, cambiare idea fu facile. Stramaccioni è stato un fratello maggiore, l’allenatore che mi ha cambiato calcisticamente: mi ha spostato basso, poi mezzala. Avevamo una squadra fortissima, è stata una figura importante nel mondo del calcio. Un ragazzo ha bisogno di fiducia se ha qualità e non riesce a tirarle fuori. Lui in questo è stato formidabile con me"
E alla Roma, come ha raccontato proprio Ciciretti in un'intervista al sito ufficiale del Chievo Verona, trova il suo mentore calcistico: Andrea Stramaccioni. L'ex allenatore dell'Inter lo fa crescere e lo proietta ad alti livelli, negli anni dei Giovanissimi e degli Allievi.
Ma nel 2012, e qui arriva la prima occasione mancata per Ciciretti, la Roma decide di mandarlo in prestito: Carrarese, L'Aquila, Pistoiese e Messina. Comincia a farsi le ossa a livello professionistico ma non arrivano goal e continuità.
Per sua fortuna, arriva il Benevento a porgergli una mano: lo acquista a titolo definitivo e punta su di lui per dare la caccia alla Serie B. Vince il campionato di Lega Pro 2015-2016 da protagonista, segnando 6 reti in 31 presenze. Il 27 agosto 2016 esordisce quindi con i giallorossi campani in Serie B e, contestualmente, segna la sua prima rete tra i cadetti.
Questi sono gli anni più brillanti per Amato Ciciretti. Di quella squadra diventa una stella, un punto saldo anche se genio e sregolatezza continuano ad essere due parti sempre presenti del suo carattere.
Disputa una grande stagione di Serie B, con 6 goal segnati e tantissime giocate illuminanti per i suoi compagni. Ed ecco che puntualmente arriva la grande chance in Serie A, l'anno seguente.
Ciciretti è un giocatore in rampa di lancio, tutti lo attendono al varco della massima serie come potenziale crack: debutta alla prima giornata contro la Sampdoria e, come successo in Serie B, trova sùbito la sua prima rete in Serie A.
Quel goal non servirà al Benevento per vincere la partita, ma Ciciretti nel corso delle gare seguenti dimostra comunque un notevole talento: il 5 novembre 2017 nella partita contro la Juventus, gela lo Stadium di Torino con una punizione di mancino che porta il Benevento in vantaggio. Anche in questo caso, il goal però non servirà a nulla vista la rimonta della vecchia Signora con le reti di Cuadrado e Higuain.
Ma ormai le doti calcistiche di Ciciretti sono state esposte e a gennaio il Napoli decide di acquistarlo. In questo momento però arriva il fatidico turning point della sua carriera: i partenopei decidono di mandarlo sùbito in prestito, addirittura in Serie B al Parma.
"Sono arrivato tardi in un grande club per demeriti miei, penso di essere maturato un pochino dopo rispetto agli altri. Devo ancora dimostrare di poter giocare nel Napoli. Ovviamente non è semplice, davanti hanno giocatori molto importanti, ma ce la metterò tutta per ritagliarmi un piccolo spazio e restare in azzurro".
Non una grandissima scelta per un giocatore in rampa di lancio che aveva appena segnato i suoi primi due goal in Serie A. Al Parma non brilla, segna solo un goal all'ultima giornata di quel campionato, ma per sua fortuna i crociati vengono promossi in Serie A.
Nuovo giro, altra corsa: Ciciretti ha una nuova chance in Serie A, sempre in prestito al Parma, ma in quella stagione gioca solo 136 minuti. Amato Ciciretti si è ufficialmente smarrito. E' passato solo un anno da quel suo goal alla Juventus, ma sembra un secolo.
Il Napoli continua a non credere su di lui per la prima squadra, sono gli anni di Ancelotti, che proprio non lo vede. Va in prestito all'Ascoli in Serie B e l'anno seguente completa la stagione con l'Empoli, sempre in Serie B. Nella stagione 2020/2021 un altro prestito, stavolta al Chievo, prima della cessione definitiva al Pordenone.
Ciciretti non trova regolarità nemmeno tra le fila dei 'Ramarri', che nella seconda parte della stagione 2021/2022 lo spediscono a titolo temporaneo al Como. La stessa formula è utilizzata per il nuovo trasferimento all'Ascoli, che a fine campionato non esercita il riscatto.
Rimasto svincolato dopo la mancata iscrizione ai campionati del Pordenone, Ciciretti nell'estate 2023 riparte proprio dal Benevento con cui firma per una sola stagione.
