Una trattativa lampo, un fulmine a ciel sereno in casa Juventus: Leonardo Bonucci è ad un passo dalla clamorosa firma con il Milan, probabilmente l'operazione più sorprendente dell'estate. L'addio del difensore della Nazionale alla Vecchia Signora va però ricollegato alle vicende di qualche mese fa: decisive le frizioni con Massimiliano Allegri.
Torniamo indietro nel tempo a quel venerdì 17 febbraio, quando tutto iniziò e qualcosa si incrinò: un disguido sui cambi accese un feroce scontro. Il giocatore mandò a quel paese l'allenatore, che rispose con un diretto: "Sei una testa di c....".
Al fischio finale Bonucci corse diretto negli spogliatoi invece di festeggiare con i compagni sotto la curva. Ai microfoni della stampa lo stesso Allegri 'bacchettò' il proprio difensore: "Se vuole allenare deve imparare ancora molto...".
Una reazione che lo stesso tecnico decise di punire di comune accordo con la società: Bonucci fu spedito in tribuna nel match di andata degli ottavi di Champions League contro il Porto il 22 febbraio. Le dichiarazioni pubbliche del centrale lasciarono trapelare comprensione e pentimento, ma evidentemente le scintille non erano state del tutto spente.
L'epilogo finale nella sfortunata notte di Cardiff: le numerose indiscrezioni sulla presunta lite avvenuta negli spogliatoi all'intervallo della finale di Champions contro il Real Madrid potrebbero trovare ulteriore conferma nella decisione finale di Bonucci.
Resta obbligatorio utilizzare il condizionale, ma secondo quanto ricostruito Bonucci avrebbe pressato Allegri per sostituire Barzagli in favore di Cuadrado: poi l'alterco con Dybala, prontamente smentito poi dallo stesso difensore. Il presunto 'scappellotto' al giovane argentino chiamò poi in difesa anche Higuain: un 'polverone' che avrebbe convinto la Juventus a trovare un capro espiatorio con la cessione di Leo.
Dopo aver resistito al corteggiamento di Antonio Conte, che lo voleva al Chelsea per cifre ben superiori, Bonucci ha deciso di interrompere la sua gloriosa avventura bianconera per sposare il nuovo ambizioso progetto del Milan. Una scelta che parte da lontano.