E' tornata la Champions League, e con la massima competizione per club europei anche le storie che solo tali campi, con la celeberrima musichetta in sottofondo, possono raccontare. Il più grande evento del mercoledì continentale è stato senza dubbio il successo dello Sheriff Tiraspol.
La squadra moldava ha battuto per 2-0 lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi, sfruttando l'imprecisione degli ucraini sotto porta. Lo Sheriff è stato invece letale, grazie ad un gioco sulle fasce d'elite, che potrebbe mettere in difficoltà chiunque nella fase a gironi. Grazie a Cristiano.
Pensi a Cristiano, pensi a Cristiano Ronaldo. Parla portoghese, ma non viene dall'Europa, Cristiano da Silve Leite, brasiliano di 28enne in cima alla classifica degli assistman di Champions League. Dopo i due messi a segno nei lunghi preliminari che hanno permesso per la prima volta allo Sheriff di partecipare alla fase a gironi, due nella prima gara dei gruppi.
Cristiano è stato devastante sulla fascia mancina, fornendo due tocchi al bacio dalla corsia esterna per le reti di Traore prima, in un'asse ormai collaudato, e Yansane. Grande corsa, tecnica eccelsa, il classe 1993 gioca allo Sheriff dal 2017. Il suo nome non è mai finito nelle prime pagine brasiliane per un solo motivo: prima di sbarcare a Tiraspol, giocava in Serie D.
Tra il 2016 e il 2017, prima in Serie D e dunque in C dopo la promozione, Cristiano era uno dei migliori interpreti del Volta Redonda, compagine nella municipalità di Rio de Janeiro. Inizialmente in prestito, l'ex Criciuma e Bonsucesso è stato riscattato dallo Sheriff nel 2018.
GettyPer anni la compagine della Transnistria ha provato ad arrivare in Champions League, allontanando l'idea di utopia e invece abbracciando l'idea che fosse realmente possibile. In un girone con Inter e Real Madrid può dire la sua dopo il successo nella prima gara, con eventuale consolazione del terzo posto che porta in Europa League.
Traorè, Yansane, Castaneda e Nikolov sono alcuni dei giocatori più importanti dello Sheriff, ma è soprattutto Cristiano ad avere attirato su di sè l'interesse di grandi club dopo l'avvio da urlo in Champions.
Anche prima della fase a gironi, nei preliminari, è stato essenziale sia nella sua naturale fascia mancina, sia partendo da destra. Considerata la moria di terzini sinistri mondiali, può essere un affare da mille e una notte, visto l'attuale valore decisamente basso rispetto allo standard (meno di un milione di euro).
Il palcoscenico europeo può portare Cristiano in alto e difficilmente, continuando con questo rendimento, si può pensare ad una conferma in Moldavia nel 2022. Le sfide contro Inter e Real Madrid lo mostreranno definitivamente al mondo, allontanando il passato nella Serie D brasiliana, appena quattro anni fa.
La vera gavetta, quella normale un tempo, e ultimamente sempre meno presente nel mondo del pallone, torna protagonista anche in Champions League: miglior assistman, nella squadra prima nel raggruppamento che comprende anche Inter e Real Madrid. Può durare? Occhi incollati per capirlo, a cominciare dalla gara contro i nerazzurri a San Siro.
Cristiano, da canto suo, non vuole fermarsi: anche contro i Blancos, nella seconda giornata, ha fornito un assist essenziale per il vantaggio, a dir poco a sorpresa, a casa Ancelotti. Divenuto successo storico a Madrid. Ora come ora, non sembra avere limiti: è in quel periodo là.


