Cristiano Piccini si rimette in gioco. Dopo aver trascorso gli ultimi 6 mesi alla Stella Rossa allenato da Dejan Stakovic, l’ex laterale del Valencia e non solo trova squadra. A 30 anni da compiere il prossimo 26 settembre, da svincolato si è accasato al Magdeburgo, in Zweite Liga, la seconda divisione tedesca.
Il terzino destro nato a Firenze e cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina viene da anni difficili a causa degli infortuni che lo stanno condizionando impedendogli di trovar continuità di rendimento. Passato anche per l’Atalanta, la sua ultima esperienza in Serbia da comprimario non gli ha riservato grandi soddisfazioni, al contrario di quanto era successo al Mestalla, ma anche con Sporting e Betis.
Nell’ottobre 2018 Mancini lo aveva anche convocato nella nazionale italiana: in azzurro ha raccolto solo 3 presenze, prima che la frattura della rotula patita nel 2019 fermasse la sua ascesa.
Oggi riparte da una seconda serie, per la prima volta dalla stagione 2012/13, quando aveva cercato fortuna allo Spezia in prestito in Serie B, guadagnandosi poi la chiamata del Livorno in Serie A.
Piccini arriva (insieme al pariruolo Bockhorn, ex Bochum) in un ambiente caldissimo, con una delle tifoserie più rumorose di Germania. Il Magdeburgo ha appena conquistato la promozione dalla 3.Liga stradominando il campionato, ma in Zweite sta affrontando grandi difficoltà: penultimo in classifica a 4 punti, con la peggior difesa (18 reti subite) e molte altre salvate dal portiere Reimann, miracoloso a più riprese nelle prime 7 giornate.
La società della città della Sassonia-Anhalt, ex Germania Est, è guidata da uno degli allenatori più chiacchierati del calcio tedesco: ChristianTitz, diventato celebre soprattutto per il suo stile di calcio offensivo e per il ruolo speciale che ha il portiere, spesso tenuto sulla linea della difesa in impostazione. Una sfida per Piccini, in tutti i sensi.


