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Nice Marseille GFXGetty / Goal

Cosa è successo in Nizza-Marsiglia: le possibili conseguenze di una notte di follia

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Una bella serata di calcio, una partita sentita con i tifosi allo stadio e l'atmosfera incandescente. Nizza-Marsiglia avrebbe dovuto essere tutto questo, invece è stata semplicemente un insulto allo sport, con scene di follia fuori dall'umana comprensione.

Ma cosa è successo davvero in Nizza-Marsiglia? Chi non ha seguto la partita sa solo che è stata sospesa, ma perché? La tensione era palpabile sin dai primi minuti, ma al 72' si è scatenato il vero caos, in seguito alla rezione di Payet, colpito da una bottiglietta alla nuca mentre era in procinto di battere un corner. 

Per tutta risposta, Payet ha deciso di lanciare verso la curva del Nizza le bottigliette piovute in campo, seguito a ruota da altri giocatori del Marsiglia. E' a quel punto che è scoppiata la scintilla, con l'invasione di campo da parte dei tifosi del Nizza, con l'obiettivo di venire a contatto con Payet e compagni. Contatto che inevitabilmente è avvenuto, come dimostrano i segni e i lividi mostrati dai giocatori del Marsiglia in alcune foto girate sui social.

In campo è successo di tutto: oltre alla rissa tifosi-giocatori, c'è stato anche un confronto accesissimo tra Jorge Sampaoli e un addetto della sicurezza. I due sono quasi venuti alle mani, con il tecnico del Marsiglia trattenuto a fatica dai membri del suo staff. La partita è stata sospesa praticamente due volte: la prima in seguito all'invasione e la seconda dopo un inutile tentativo di ripresa, con i giocatori del Marsiglia rimasti però negli spogliatoi. Alle 23.50 è arrivata la seconda e definitiva sospensione. Impossibile terminare la partita senza la squadra avversaria.

Nice Marseille 2Getty

Per questo motivo, all'indomani del disastro, si è creata l'ennesima spaccatura. Da un lato il Marsiglia chiede la vittoria per 3-0 a tavolino in virtù dell'invasione di campo e i danni lesivi procurati ai propri giocatori, dall'altro il Nizza chiede lo stesso, sostenendo che la rezione dei propri tifosi sia stata causata dalle provocazioni dei giocatori del Marsiglia e che, da regolamento, non presentarsi in campo alla ripresa di una partita significa 3-0 a tavolino per la squadra che si è rifiutata di tornare sul terreno di gioco. 

"E' una delusione che la partita debba finire così. Tutti hanno visto quello che è successo, ci sono stati lanci di bottigliette e non possiamo metterlo in discussione. Tuttavia penso che a dare fuoco alle polveri sia stata la reazione dei giocatori del Marsiglia che hanno rilanciato le bottigliette verso gli spalti. Penso inoltre che la sicurezza del Marsiglia non avrebbe dovuto intervenire, colpendo i nostri giocatori".

"Ciò che è successo è inaccettabile e deve diventare un precedente per il calcio francese. L'arbitro era con noi e ci ha confermato che la sicurezza non era garantita. La Lega però ha deciso, per ragioni di ordine pubblico, di riprendere la partita. Ripeto, è inaccettabile ed è per questo motivo che abbiamo deciso di tornare a Marsiglia". 

Il botta e risposta tra i due presidenti, Riviere del Nizza e Longoria del Marsiglia, fa capire che entrambi i club hanno tutta l'intenzione di far valere le proprie ragioni. Da capire adesso quali saranno le conseguenze e che decisioni prenderà la federazione, che in questi casi normalmente è piuttosto severa. Si parla di sconfitta a tavolino per entrambe, ma quel che è certo è che la curva del Nizza tornerà ad essere tristemente vuota dalle prossime settimane, con una lunga squalifica in arrivo. E' questa la sconfitta più grande, per i veri tifosi, per tutti. 

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