Dopo Madrid, la città spagnola con la maggiore tradizione italiana è senza dubbio Valencia. Negli ultimi vent'anni sono stati sette gli italiani a vestire la casacca dei 'Pipistrelli' e Simone Zaza è l'ottavo.
Il primo è stato Amedeo Carboni, che al Valencia è rimasto addirittura per nove stagioni dopo il trasferimento dalla Roma, vincendo due volte la Liga, oltre che Coppa del Re, Coppa Uefa, Supercoppa di Spagna e Supercoppa spagnola.
Carboni è stato uno dei giocatori più importanti nella storia del Valencia, dove ha chiuso la carriera ed ha iniziato anche la carriera di dirigente come direttore sportivo del club dal 2006 al 2007.
Insieme a lui ha giocato anche un giovanissimo Cristiano Lucarelli, ma soltanto per la stagione 1998/99 conclusa con 13 presenze e 2 reti prima del ritorno in Serie A al Lecce.

Dopo qualche anno senza acquisti italiani, il Valencia si è rifatto nel 2004 quando in un colpo solo ha acquistato Stefano Fiore, Bernardo Corradi, Marco Di Vaio ed Emiliano Moretti, che insieme hanno conquistato la Supercoppa Europea contro il Porto.
In quell'occasione andò a segno anche Di Vaio che rimase insieme a Fiore sino al 2006 realizzando 16 reti in 54 presenze. Se ne andò invece dopo una sola stagione Corradi, chiudendo la sua esperienza al Valencia con 5 goal in 32 partite.
Moretti restò invece fino al 2009, collezionando in totale 209 presenze e vincendo anche un Coppa del Re in finale contro il Getafe. L'ultimo italiano ad approdare a Valencia prima di Zaza è stato invece Ciccio Tavano, che però rispetto ai sui predecessori non ha lasciato il segno (solo 6 presenze e nessun goal).
Zaza spera ovviamente di continuare nel modo migliore la tradizione italiana e vincente. Peccato soltanto che in panchina non ci sia più Prandelli.


