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Continua il declino di Dele Alli: sostituito dopo 30', il Besiktas vince in rimonta senza di lui

La fine della scorsa estate, quella 2022, ha confermato, qualora se ne sentisse ancora il bisogno, l'inesorabile declino calcistico della carriera di uno dei più forti centrocampisti inglesi degli ultimi decenni: no, Dele Alli non si è più ripreso.

La sua assenza dai Mondiali in Qatar, che segue quella agli Europei del 2021, restituisce chiaramente l'idea di una situazione che, già da qualche anno, ha marchiato (e macchiato) in maniera quasi irreversibile il percorso di un calciatore che, in verità, ha ancora 26 anni e tanto tempo a disposizione per ritornare ai livelli raggiunti nel 2016, quando dopo solo una stagione in Premier League, con la maglia del Tottenham, ha vinto il premio come "giovane dell'anno". Sembra essere passata un'eternità.

Eppure, nello scorso anno, pareva in qualche modo aver ritrovato un po' di normalità, dopo il trasferimento all'Everton, avvenuto a gennaio: la salvezza conquistata guidato da Frank Lampard, in panchina, non è bastata per svoltare. Per nulla, o quasi.

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Dopo 2 gare della nuova stagione in estate Alli è stato ceduto al Besiktas, in Turchia, per trovare continuità e tranquillità, e invece a dicembre il centrocampista inglese si trova a fare i conti con nervi e cattive prestazioni.

E l'emblema del momento vissuto dallo stesso Alli è arrivato in Coppa di Turchia, in una gara che, in linea teorica, sarebbe dovuta servire come spunto per ritrovare fiducia: e invece è risultata essere l'ennesimo capitolo buio degli ultimi anni del giocatore classe 1996.

Schierato dal primo minuto contro il Sanliurfa Sport Kulubu, Senol Gunes ha deciso di sostituirlo al 29' (insieme al compagno Hutchinson) per dare una scossa ai suoi, sotto per 0-2 contro un club di terza serie.

E in effetti la gara cambia: 4-2 al termine dei 90' (in goal ci va anche Weghorst, eroe "sfiorato" dell'Olanda ai Mondiali contro l'Argentina) e altro segnale inequivocabile.

La mente viaggia indietro, quindi, e ritorna a quando sulla panchina del Tottenham sedeva José Mourinho, che come mostrato in un episodio della serie di Amazon Prime Video "All or Nothing" legata agli Spurs, ha chiamato nel suo ufficio Dele Alli, chiedendogli di più.

"Un giorno penso che ti pentirai di non aver raggiunto ciò che puoi raggiungere. Non mi aspetto che tu sia il migliore in campo in ogni partita, o che tu faccia gol ad ogni partita, voglio dirti che penso te ne pentirai".

Probabilmente, continuando così, ricorderà le parole dell'allenatore portoghese: ad Alli non restano ancora molte possibilità di rinascere calcisticamente.

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