Dopo il crollo del progetto della Superlega, almeno momentaneamente, un po' tutti i rappresentati dei restanti club di Serie A, hanno detto la loro. Tocca anche a Rocco Commisso.
Il presidente della Fiorentina ha parlato ai canali ufficiali della Viola, non risparmiando parole dure verso i club fondatori della Superlega.
"Sono scappato dall'America perchè mi piace il calcio com'è qui. Lì è tutto chiuso, si pensa solo ai soldi, non c'è meritocrazia. Arrivo qui e dopo due anni cambiano le regole? Non mi va bene. I 12 club fondatori sono stati irrispettosi. Non ho mai visto un progetto annunciato e ritirato in due giorni, perché non si sono consigliati con i loro tifosi? Perché le squadre di Serie A non mi hanno parlato? Perché non c'è stata trasparenza in Lega dove siamo soci?".
E' una furia Rocco Commisso, che poi parla anche delle riunioni in Lega, con toni tutti suoi.
"Alle riunioni vanno mio figlio e Joe Barone. Mi hanno detto che ci sono tre ore di liti e dieci minuti di business. Le altre squadre non capiscono che siamo avversari in campo ma soci nei business, ognuno deve guardare le spalle dell'altro".
Conclude il presidente della Fiorentina parlando poi dei suoi personali consigli e metodi per 'salvare' il sistema calcio.
"La prima cosa è il salary cup che farebbe bene a tutti, poi si dovrebbe lavorare sulle percentuali che prendono i procuratori. Ci vorrebbe una rata fissa, così non si deve negoziare con l'agente".


