Il Napoli ripartirà da Luciano Spalletti. Il club partenopeo ha deciso di affidarsi al tecnico di Certaldo per aprire un nuovo ciclo. Una scelta importante e di spessore e che in un certo senso consentirà di continuare su un solco già tracciato.
Spalletti, che torna in panchina a due anni dalla conclusione della sua avventura all’Inter, è infatti un allenatore che ha sempre fatto di un gioco veloce e propositivo uno dei suoi marchi di fabbrica e da questo punto di vista, non solo si ritroverà a disposizione molti elementi estremamente dotati dal punto di vista qualitativo che negli ultimi anni hanno già ampiamente dimostrato di poter proporre un bel calcio quando sono stati messi nelle condizioni di farlo, ma sarà alla guida di una squadra che nell’ultima stagione di Serie A è stata tra le più divertenti da vedere, oltre che tra le più prolifiche in assoluto (solo Atalanta e Inter hanno segnato di più).
Il nuovo tecnico del Napoli dovrebbe ripartire da un modulo che dalle parti del centro sportivo di Castel Volturno già conoscono alla perfezione: il 4-2-3-1.
E’ un sistema di gioco che Spalletti ha utilizzato molto negli ultimi quindici anni ed è anche il sistema con il quale il Napoli si è espresso ad alti livelli sotto la guida di Gennaro Gattuso.
Da questo punto di vista, si potrebbe pensare che quella del club partenopeo sia stata una scelta nel segno appunto della continuità. Spalletti ci metterà molto del suo proponendo quelle che sono le idee che l’hanno portato ad essere uno degli allenatori italiani più apprezzati in assoluto, ma comunque potrà partire dal vantaggio di non dover stravolgere nulla e di avere già gli ingranaggi giusti per il suo impianto di gioco.
Si ripartirà quindi da una linea a quattro in difesa e tra l’altro già conosce bene quello che, salvo sorprese, sarà ancora uno degli uomini di punta del reparto arretrato: Kostas Manolas. Il centrale greco ha già avuto modo di lavorare per un anno e mezzo con Spalletti ai tempi della Roma tra il gennaio del 2016 ed il giugno 2017 e al termine di entrambe le stagioni è risultato uno dei giocatori più utilizzati in assoluto (45 presenze complessive in tutte e due le annate).
Manolas dovrebbe essere quindi uno dei perni centrali di difesa al pari di Koulibaly, mentre qualcosa potrebbe cambiare soprattutto sull’out di sinistra visto che sembra ormai scontato l’addio di Hysaj a parametro zero. A destra invece Di Lorenzo dovrebbe rappresentare una certezza.
In mediana non ci sarà più uno dei ‘fedelissimi’ di Gattuso, ovvero quel Bakayoko che farà ritorno al Chelsea per fine prestito, ma i due elementi dai quali ripartire potrebbero esserci già in rosa: Demme (che è capace di garantire quantità e geometrie) e Fabian Ruiz (che è un giocatore dal tasso tecnico molto elevato).
In attacco si ripartirà da Osimhen che, dopo un’annata culminata da diversi problemi che l’hanno costretto per settimane ai box, sarà chiamato a confermare le ottime cose fatte vedere nel finale di stagione. E’ lui il giocatore più costoso della storia del Napoli ed ha caratteristiche uniche rispetto ai colleghi del pacchetto offensivo. Ha già dimostrato di poter cambiare da solo l’intero volto della squadra e con Spalletti, un tecnico che valorizza molto le sue punte, avrà modo di esprimersi al meglio.
Alle sue spalle agirà un terzetto che sarà chiamato a garantire qualità, rifornimenti alla punta e inserimenti. Da questo punto di vista fondamentale sarà l’apporto del trequartista. Dovrebbe essere Zielinski a ricoprire tale ruolo e potrebbe rappresentare ciò che per Spalletti alla Roma è stato Radja Nainggolan, ovvero un elemento di raccordo, dalle buoni doti balistiche e capace di unire corsa e capacità di inserimento a tanta qualità.
Immaginare un Napoli senza Lorenzo Insigne è ovviamente impossibile e proprio al capitano, che è reduce da una delle sue stagioni migliori, toccherà il compito di garantire quella dose di genialità innata, ma anche tanto spirito di sacrificio sugli esterni.
A proposito di esterni offensivi, Spalletti a Napoli potrebbe ritrovare anche Matteo Politano, un profilo che conosce bene dai tempi dell’Inter e che con lui ha giocato molto in nerazzurro nella stagione 2018-2019 nella sua posizione più congeniale: alto a destra da piede invertito.
Disegnare oggi il nuovo Napoli di Luciano Spalletti quando la sessione estiva di calciomercato deve ancora entrare nel vivo è un esercizio decisamente complicato, ma è quanto meno possibile immaginare con quali idee tattiche i partenopei scenderanno in campo.
Sarà un Napoli offensivo, capace di costruire dal basso e abile nel raggiungere con pochi tocchi in verticale il fronte offensivo.


