Il Monza non ha ancora vinto in Serie A, e nonostante nell'ultimo turno abbia conquistato il primo punto della sua storia in massima serie, contro il Lecce, ha deciso di dare una scossa alla situazione.
L'esonero di Giovanni Stroppa è sembrata essere una scelta obbligata per svegliare una squadra che, con l'ex tecnico, aveva raggiunto la promozione.
Al suo posto il club brianzolo ha deciso di nominare allenatore della prima squadra l'ex guida della Primavera Raffaele Palladino, una scelta che, comunque, ha un senso in termini di continuità.
IL MODULO DEL MONZA DI RAFFAELE PALLADINO
Nella Primavera del Monza Palladino ha spesso schierato un 3-4-3: una soluzione coerente con l'idea di 3-5-2 del suo predecessore Stroppa.
Il suo è, però, un calcio maggiormente equilibrato rispetto al tecnico esonerato: si proverà soprattutto a ridare compattezza al reparto difensivo, inserendo quegli elementi acquistati dal mercato che, finora, non hanno trovato tanto spazio.
Nell'ultima stagione con la Primavera il 3-4-3 gli ha permesso di qualificarsi ai Playoff per la promozione in Primavera 1, trovando però l'eliminazione in semifinale contro il Parma.
IL MONZA DI RAFFAELE PALLADINO: CHI SONO I TITOLARI
Detto del 3-4-3 tra i titolari troveremo certamente Izzo nella difesa a tre, insieme a Pablo Marì e uno tra Caldirola e Marlon, con il primo favorito.
Il capitolo più importante riguarda senza dubbio il portiere: Stroppa finora ha fatto giocare sempre Di Gregorio, scelta in continuità con il passato, preferendolo a Cragno, ingaggiato in estate. Non è da escludere, con la nomina di Palladino, un cambio proprio tra i pali, con l'ex Cagliari favorito.
A centrocampo Birindelli e Carlos Augusto saranno gli esterni, con Pessina e Sensi punti di riferimento assoluti, chiamati a guidare la mediana. Nel tridente i titolari saranno Mota Carvalho, Petagna e Caprari.
MONZA (3-4-3): Cragno; Izzo, Pablo Marì, Caldirola; Birindelli, Pessina, Sensi, Carlos Augusto; Mota Carvalho, Petagna, Caprari.


