Marcello Lippi chiude ufficialmente la sua avventura alla guida della Cina: l'ex ct azzurro ha rassegnato le proprie dimissioni dalla panchina della nazionale asiatica in seguito alla pesante sconfitta subita contro la Siria.
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Un fulmine e ciel sereno per la federazione cinese, che dovrà rinunciare all'esperienza di Lippi in una fase delicatissima nel cammino verso i Mondiali del 2022 in Qatar: la Cina è attualmente al secondo posto a pari punti con le Filippine, la capolista Siria è ora distante cinque lunghezze.
Queste le dichiarazioni di Lippi al termine della gara, in una conferenza stampa che segna la fine dell'esperienza cinese:
"Non voglio parlare di questa partita, una squadra dovrebbe dare tutto sul campo. Se una squadra gioca come abbiamo giocato noi stasera, senza rabbia, senza grinta e senza cuore, senza personalità, con paura di giocare, senza fare tre passaggi di fila, vuol dire che l'allenatore non sta facendo bene il suo lavoro. Appena abbiamo giocato con squadre un po' più organizzate abbiamo fatto questo tipo di partite. E' mia la responsabilità, l'allenatore è responsabile".
L'ex allenatore della Juventus ammette le proprie responsabilità, sottolineando come il suo stipendio pesi fortemente sulle casse della federazione:
"Io non voglio rubare i soldi, guadagno tanto, il mio stipendio annuale è molto alto. Sono pienamente responsabile di questa sconfitta, per questo io stasera do le dimissioni irrevocabili".
