"Non siamo soddisfatti, puntiamo al titolo", ha detto Claudio Bravo dopo la vittoria del Cile sul Portogallo in semifinale di Confederations Cup.
Parole che certificano ulteriormente la crescita sportiva e mentale di una nazionale che, fino a due anni fa, non aveva mai vinto nulla nella sua storia.
La maledizione è stata interrotta nel 2015 quando, dopo quattro finali perse, la Roja ha conquistato la Copa America a casa sua battendo l'Argentina.
Getty ImagesUn trionfo bissato incredibilmente l'anno successivo, sempre contro Messi e compagni, in occasione della Copa America del Centenario. Due titoli in soli due anni, con due tecnici diversi, a dimostrazione della forza di un gruppo compatto e che gioca a memoria con un mix di 'garra' e talento.
Per la prima partecipazione alla Confederations Cup, il ct Pizzi si è affidato ai suoi uomini migliori e il Cile è arrivato ancora una volta sino in fondo, eliminando Ronaldo dopo aver fatto piangere per due volte Messi.
Oggi la Roja occupa il quarto posto nel Ranking FIFA, ma battere la Germania significherebbe confermarsi al top tra le nazionali a livello mondiale, non soltanto in Sudamerica.
"Abbiamo sconfitto due volte l'Argentina, poi il Portogallo campione d'Europa. Se battiamo la Germania siamo i più forti al mondo", ha dichiarato Vidal, condottiero di un Cile che punta dritto al tris.
