Una stagione particolare, difficile, dura. Giorgio Chiellini ha vissuto sicuramente momenti migliori. Ma uno scudetto è sempre uno scudetto. Anzi, sono 9, perlopiù di fila. Roba da non crederci, roba da urlo.
Questa è la Juventus . Questa è la sua egemonia nostrana. A tratti, nell'annata in corso, contrastabile. Ma che, alla fine della fiera, è sfociata nell'ennesimo succcesso bianconero. Messo in discussione, sì, fino a un certo punto. Perché Madama, dalla sua, ha gente che sa come si vince e si (ri)vince. Vedi, appunto, il suo numero 3.
Dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginoccio destro, passando per un rientro complicato. Il centrale toscano, infatti, ha provato sulla sua pelle una sensazione di impotenza: non poter aiutare i compagni nei momenti di difficoltà, non poter dire la sua. Un incidente di percorso che, comunque, non ha cambiato i piani della società.
Nonostante le (prossime) 36 primavere, e uno status atletico da gestire con parsimonia, gli uomini della Continassa hanno deciso di andare avanti per un'altra stagione con il Chiello. Insomma, mossa scontata, a maggior ragione considerando il peso specifico del diretto interessato: in campo e dentro lo spogliatoio.
Getty ImagesIl resto è un discorso di stima, da parte di tutti. Con Maurizio Sarri che, fin dalle sue prime battute all'ombra della Mole, ha capito cosa significhi avere a disposizione un giocatore del livello di Chiellini. Un personaggio di spessore calcistico e umano, uno che sa lavorare tutelando gli interessi sia del gruppo sia del club.
Vedi, ad esempio, il taglio degli stipendi - in piena emergeza coronavirus - con un ruolo certosino all'insegna della diplomazia. E se il futuro porterà con grande probabilità a un ruolo dirigenziale, lo sguardo è ancora pienamente rivolto al manto erboso. In sintesi, due obiettivi nel mirino: mettere le mani sul decimo scudetto per chiudere una striscia epica, e ritrovare una buona continuità di rendimento.
Il tutto, aiutando i campione del presente ma soprattutto del domani. Ogni riferimento nei confronti di Matthijs De Ligt è puramente voluto. L'olandesone, giustappunto, alla sua prima annata in Italia ha dimostrato di avere (pochi) rivali su scala internazionale. E, essendo un classe '99, il meglio deve ancora venire.
Musica per le orecchie della Juve. Ma anche dello stesso Chiellini che, per forza di cose, dovrà dosare il percorso. In definitiva, partite mirate e di livello. D'altro canto, con quello venturo, per Giorgio gli anni con la casacca zebrata diventeranno 16. Un pezzo di vita, rigorosamente a tinte bianconere, da alimentare attraverso nuovi successi.
Sempre in chiave Juve, ma non consecutivi, il primato di scudetti conquistati lo detiene Gigi Buffon a quota 10, da associare ai 2 revocati da Calciopoli.


