Aggancia e sfida la difesa: è la ripresa della partita contro la Fiorentina, una sfida importante per il Sassuolo. Rientra sul mancino e calcia, battendo il portiere sul suo palo: poi esulta. "Calma, calma": si batte le mani sul petto e tranquillizza i tifosi neroverdi presenti.
Neanche un mese fa Luca D'Andrea faceva tutto questo, ma con la maglia della Primavera del Sassuolo: il 17 settembre è sceso in campo dal primo minuto contro il Torino, in Serie A. Per la prima volta in assoluto.
Una data da cerchiare nel grande calendario della vita del ragazzo classe 2004, che a 18 anni compiuti lo scorso 6 settembre corona il sogno più grande, consegnato e offerto da Alessio Dionisi, inaspettatamente.
Perché nessuno si aspettava questa scelta, forse neanche D'Andrea, che era già stato convocato in prima squadra per le gare contro il Modena, in Coppa Italia, e contro Juventus, Milan e Cremonese, in campionato.
E come se non bastasse, a Bergamo il talento di Ponticelli (periferia di Napoli) si è regalato un altro 'magic moment': nuova chance da titolare concessagli da Dionisi contro l'Atalanta di Gasperini, in un match nel quale D'Andrea si è preso la scena con un assist al bacio per lo splendido sinistro al volo di Kyriakopoulos che era valso il provvisorio 0-1. Il Sassuolo ha perso, ma per Luca la serata rimane da incastonare nella bacheca dei ricordi.
"Io che vengo da un quartiere non semplice ho sempre avuto fame - ha affermato a 'Sky' dopo il match - Ringrazio mio padre e tutta la mia famiglia che sono stati sempre vicini, anche nei momenti brutti.
"Il mio idolo, anche se non l'ho visto, è Maradona, mentre mi ispiro a Berardi e Raspadori così come a Frattesi per il modo in cui si allena".
"Ad agosto sono andato in ritiro precampionato col Sassuolo - ha proseguito D'Andrea - Per fortuna ho fatto bene, ma la strada è ancora lunga. Da domani bisogna pedalare ancora".
Prima o poi questo momento si sarebbe materializzato, insomma: esterno d'attacco mancino, gioca prevalentemente a destra con il piede invertito. E' arrivato al Sassuolo lo scorso gennaio dalla SPAL. Un colpo in prospettiva.
Già nel giro della Nazionale Under 18, può ricoprire i ruoli di trequartista e seconda punta, come spesso fatto nelle formazioni Primavera: che, ormai, sembrano lontanissime.
Non lontanissime però, sia chiaro: perché l'età rimane quella della realizzazione dei sogni, ma con calma, lucidità e concretezza: intanto, dopo Torino-Sassuolo, D'Andrea si godrà anche la notte di Bergamo.


