Pamplona è senza dubbio nota, tra i vari aspetti culturali, per l'iconica corsa dei tori che, negli anni, ha suscitato non poche polemiche: è tradizione, al di là di tutto.
Capita che, nel calcio, questa si intrecci simbolicamente a uno o l'altro giocatore, segnato nel destino dal luogo di nascita e dalle origini che, a loro volta, si mischiano alla "Festa di San Firmino": in un certo senso, Oihan Sancet da questa ha preso parte di quel che è in campo.
Il classe 2000 gioca sulla trequarti: è uno dei profili che più ricordano i "fantasisti" di un tempo, capaci di inserirsi negli spazi e far male alle difese avversarie, facendo da collante tra centrocampo e attacco. Eppure, ha solo 22 anni.
Ecco: "solo" 22 anni, ma un gran dato alle sue spalle, soprattutto in questa stagione. Perché con 7 reti Sancet è il capocannoniere dell'Athletic Bilbao in Liga, squadra che lo ha cresciuto dopo averlo prelevato dall'Osasuna. Appunto, a Pamplona.
In questa stagione era già andato in goal contro Elche, Rayo Vallecano e Almeria, quindi contro la Real Sociedad, a metà gennaio: contro il Cadiz si è superato.
Nel 4-1 finale tre reti sono le sue: un destro all'incrocio, bellissimo, scaricato di controbalzo, poi un tocco dopo essersi inserito, per il momentaneo 2-1. Il terzo è una perla: se ne va in velocità ed entra in area con movenze da attaccante puro, concludendo con il mancino. Totale.
Ed esulta: lo fa con le corna in testa. Perché lui, sul rettangolo verde, è per tutti "El Toro": 7 goal a 22 anni, da trequartista. L'Athletic Bilbao se lo gode.
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