Vent'anni di carriera da cantante e frontman dei Linkin Park. Album storici come Meteora e Hybrid Theory, pezzi come Numb (o Numb/Encore), In The End, Somewhere I Belong, Crawling. Il nu metal e il rap metal. Ed ora dal presente alla leggenda: a 41 anni è morto suicida Chester Bennington.
Tragica notizia per il mondo musicale, quella arrivata dalla California: Chester si è tolto la vita causa depressione, aumentata nelle ultime settimane a causa di un'altro suicidio, ovvero quello dell'amico Chris Cornell, ex frontman dei Soundgarden. Il 20 luglio Cornell avrebbe di fatto compiuto gli anni.
In mezzo ai tanti messaggi di cordoglio è arrivato anche quello dell'Ipswich Town FC. La storica compagine inglese ha ricordato il suo tifoso più famoso attraverso Twitter: "Siamo molto tristi per questa notizia, ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici di Chester".
Il padre di Chester, Lee Bennington, si era innamorato dell'Ipswich Town durante un soggiorno in Inghilterra, passando la passione per il club anche al figlio. Il cantante dei Linkin Park era nato a Phoenix, Arizona, ed era entrato a far parte della band della sua vita nel 1998, in seguito all'abbandono di Mark Wakefield, quando il gruppo si chiamava ancora Xero.
Sempre a proposito di calcio, Chester, insieme al bassista Phoenix, nel 2015 aveva incontrato l'Inter all'aeroporto di Shanghai mandando in visibilio i tifosi nerazzurri amanti dei Linkin Park: Icardi, Thohir, Mancini e Zanetti posarono con i due membri del gruppo statunitense.
