Non sono giorni facili per il Chelsea, con il patron Abramovic squalificato dalla FA come presidente dei Blues e con il club ufficialmente in vendita.
Stando a quanto raccolto da GOAL, ci sarebbe il fondo saudita Saudi Media interessato da acquistare il Chelsea e subentrare dunque dopo quasi 20 anni al magnate russo.
Tra i piani previsti dal fondo ci sarebbe una riqualificazione e ristrutturazione dello stadio del club, Stamford Bridge e il rinnovo di alcuni calciatori chiave in rosa come Antonio Rudiger e Cesar Azpilicueta.
CHI C'E' DIETRO SAUDI MEDIA?
A capo della cordata araba c'è Mohamed Alkhereiji, che gestisce Saudi Media ed è il CEO della società madre Engineer Holding Group, fondata da suo padre Abdulelah.
Saudi Media è il più grande media group del Medio Oriente, con investimenti in pubblicità, nel mondo bancario e nello sport.
QUANTO E' RICCA SAUDI MEDIA?
L'azienda fattura oltre 1 miliardo di dollari (770 milioni di sterline) all'anno, il che la renderebbe in grado di mantenere alta la competitività del Chelsea.
Bisogna però sottolineare come l'offerta sarà co-finanziata da un consorzio di vari altri finanziatori privati dell'Arabia Saudita.
L'OFFERTA DEGLI ARABI VERRA' STOPPATA?
Il Chelsea ha cercato di scoraggiare le parti "politicamente coinvolte" dal fare offerte per il club, ma Saudi Media non sembra rientrare in quella categoria.
A differenza di quanto accaduto con l'acquisizione del Newcastle, di proprietà dell'Arabia Saudita con il Public Investment Fund, o delle proprietà di Manchester City e PSg, con i vertici calcistici e politici inglesi che hanno provato a bloccare la trattativa, nel caso di Saudi Group si tratta di un'entità interamente senza legami diretti con un particolare sovrano o governo.
QUALI SONO I PIANI DI SAUDI MEDIA PER IL CHELSEA?
In primis c'è la ristrutturazione di Stamford Bridge, che potrebbe costare fino a 1,5 miliardi di sterline (2 miliardi di dollari).
La loro precedente esperienza nella costruzione di stadi e di infrastrutture è stata presentata come pezzo forte della loro offerta, con le loro connessioni esistenti nel marketing e nella pubblicità considerate un bene importante in termini di aiuto per coprire i costi coinvolti in un progetto di riqualificazione così ambizioso.


