Dichiarazioni destinate a far discutere, quelle di Massimo Cellino, attuale presidente del Brescia che, nel corso di una delle inchieste portate avanti da Report, l'ultima su Calciopoli, ha svelato alcuni retroscena del periodo della sua esperienza da presidente della Lega calcio.
A margine dell'intervento di Sigfrido Ranucci a Radio Radio, la stessa emittente ha trasmesso alcune anticipazioni della puntata che andrà in onda lunedì 17 aprile.
"Cercavo di tenere la baracca in piedi perché stava crollando tutto: io, che ero uno dei più giovani presidenti della Lega, a governare e organizzare la Lega. A pulire tutte le schifezze che c'erano dentro. Non sapevo da quale parte cominciare".
Queste le parole iniziali di Cellino, che usa termini senza dubbio forti per descrivere il periodo di Calciopoli, compresi alcuni episodi che hanno un peso particolare.
"Ricordo che eravamo in Lega, 6-7 presidenti riuniti sempre a cercare di organizzare il campionato: c'era un contenitore di metallo grosso con tutti i cassetti, tutti i dossier. Tutte società, chi era iscritto al campionato con la fideiussione falsa, chi si scaricava l'IRPEF come trasporto. Andammo nel piazzale giù, c'era un bidone di ferro, buttammo tutto dentro e bruciammo tutto. L'indomani quando vennero cercarono quel faldone: non c'era un ca***. E io non c'ero eh: pensa che ho fatto per la Lega".
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