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Ceferin avvisa Juventus e Milan: "Lascino la Superlega, altrimenti niente Champions"

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Florentino Perez ha parlato a lungo dopo la sospensione della Superlega, facendo il punto della situazione. Sì, per ora non si va avanti, no, la questione non è finita. No, Juventus e Milan non hanno abbandonato il progetto del torneo con alcune delle migliori squadre del continente.

Proprio a tal proposito ha parlato il presidente dell'UEFA, Alexsander Ceferin, che ha evidenziato come i club non ancora fuori dal progetto potrebbero subire delle conseguenze nel breve periodo. Tradotto? Niente Champions League in caso di mancata uscita,

Intervistato da Associated Press, il numero uno del calcio continentale ha mandato un messaggio a italiane e spagnole ancora coinvolte, ovvero Real Madrid, Barcellona, Juventus e Milan:

"Potrebbero subire alcune conseguenze. E' chiaro che i club dovranno decidere se sono nella Superlega o se sono un club europeo. Nel primo caso allora non giocheranno in Champions League ovviamente e si faranno la loro competizione".

Manchester City, Chelsea, Arsenal, Manchester United, Liverpool, Tottenham, Atletico Madrid e Inter hanno invece annunciato chiaramente di non voler più prendere parte alla Superlega. Questi club potrebbero comunque subire delle sanzioni per la 'ribellione' alla UEFA di inizio settimana:

"Stiamo ancora aspettando un parere legale e poi vedremo, ma tutti devono affrontare le conseguenze per le loro decisioni. Lo sanno. Per me c'è una situazione molto diversa tra i club che hanno ammesso il loro errore e hanno detto: 'Lasciamo.' Gli altri sanno che questo progetto è morto, ma non vogliono crederci".

Ceferin continua nel suo attacco:

"Il giorno peggiore è stato sabato, perché poi ho capito che c'era in atto un puro tradimento, che alcune persone ci hanno mentito per anni. È stato abbastanza strano perché non sapevo cosa sarebbe successo esattamente il giorno successivo. Ho ricevuto una chiamata da tre o quattro club, che hanno detto 'Siamo terribilmente dispiaciuti, ma siamo fuori'".

Una settimana con il calcio giocato in secondo piano, nonostante i match dei maggiori campionati europei: la diatriba Superlega continua.

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