Approdato al Milan nell’estate del 2018, Samu Castillejo ha impiegato un po’ di tempo ad imporsi in rossonero. Nella sua prima stagione a Milano ha collezionato molte presenze, ma è solo dall’inizio del 2020 che si è ritagliato un ruolo da titolare praticamente inamovibile.
L’esterno spagnolo, in un’intervista rilasciata ad AS, ha spiegato cosa l’ha portato a crescere in maniera esponenziale.
“Chi mi conosce sa che tipo di lavoratore sono. Al di là dell’apparenza, dei capelli o dei miei tatuaggi, sono un ragazzo molto umile. Il primo anno è stato di adattamento, è difficile dimostrare cosa si ha quando si giocano 15’ a partita e si è titolare una volta ogni due o tre settimane. Il cambiamento nasce sempre quando ti mettono in gioco. Se c’è fiducia e ti fanno sentire importante, entri in un buon clima con te stesso”.
La scorsa estate in più occasioni si è parlato di un possibile addio al Milan.
“Ho sempre voluto avere successo qui, voglio restare per tanto tempo. Il 2020 è iniziato bene, ho giocato tutte le partite e a buoni livelli. Speriamo di continuare così”.
Castillejo condivide da qualche mese lo spogliatoio con Zlatan Ibrahimovic.
“E’ grandioso, molto umile. Va d’accordo con tutti i compagni, è molto divertente e simpatico fuori dal campo. durante le partite sa dare consigli, si può dire che è venuto ad aiutarci. Condividere lo spogliatoio con lui ti insegna molte cose”.
L’ex Villarreal ha svelato quali sono le differenze tra la Liga e la Serie A.
“La Liga è molto più tecnica, si gioca di più, mentre in Italia le squadre si difendono meglio, lavorano di più sulla tattica”.
Castillejo ha svelato quale è stato il momento più bello sin qui vissuto al Milan.
“Il debutto. Non dimenticherò mai l’emozione dei primi minuti a San Siro. Quello stadio ti fa vedere cos’è il calcio, ne senti la storia. Ogni giocatore dovrebbe provare questa cosa. Per me è una fortuna potermelo godere e spero di continuare così”.


