E’ stato uno dei più grandi talenti in assoluto espressi negli ultimi decenni dal calcio italiano, nel corso della sua carriera ha però probabilmente ottenuto meno di quanto avrebbe potuto.
Le qualità tecniche di Antonio Cassano erano straordinarie e non è un caso che, nonostante qualche ‘Cassanata’ di troppo, sia comunque riuscito a vestire, tra le altre, le maglie di grandi club come Roma, Real Madrid, Milan ed Inter.
L’ex attaccante, in una diretta Instagram con il giornalista Pierluigi Pardo, ha ricordato il suo approdo al Real Madrid e spiegato perché in Spagna le cose con Capello non andarono bene.
“Arrivò Capello, feci una preparazione stupenda, una delle migliori. Persi dieci chili, arrivai a pesarne 82, erano anni belli, anzi forse meno belli a livello professionale. Mi fece giocare le prime due partite della stagione, poi alla terza mi mise in panchina per farmi rifiatare, sbroccai e mamma mia. Quante volte devo chiedere scusa a Don Fabio. Quanto mi ha sopportato”.
Cassano ha parlato anche David Beckham, campione con il quale ha condiviso lo spogliatoio proprio a Madrid.
“Grandissimo calciatore e ancor più grande come persona. Era di un’umiltà unica, una rockstar conosciuta in tutto il mondo che però aveva grande dedizione al lavoro. Una persona fantastica e tutti pensano al fatto che era bello ed aveva una certa immagine, ma era un grandissimo campione. Chi era più bello tra lui e me? Io, ma di poco”.
Nel corso della sua avventura alla Roma, Cassano ha avuto modo di giocare con Pep Guardiola.
“Una volta giocammo un torneo a Monaco di Baviera e lui allenava il Bayern. Eravamo nel loro stesso albergo e mi sento chiamare, mi giro ed era Guardiola con il suo braccio destro. Mi fece raccontare di quando uscivamo insieme e il ‘casino’ che facevamo. Lui usciva spesso con me quando eravamo a Roma. E’ stato sempre un amante del bel gioco, aveva una professionalità unica. Era un giocatore fantastico e quando ti parlava emanava entusiasmo. Lo si vede oggi da quello che sta facendo, lui riesce a far fare ai calciatori ciò che vuole. Tutti i grandi allenatori gestiscono, lui invece gestisce e allena. Ha avuto tanti fenomeni e a tutti, tolto forse Messi che è una cosa particolare, ha fatto fare ciò che lui voleva. Guardiola è unico nella storia del calcio, ma ha rovinato tutti gli altri, perché vogliono fare come lui. E’ unico”.
‘El Pibe de Bari Vecchia’ ha svelato di essere un grande ammiratore di Marcelo Bielsa.
“A me piace tanto Bielsa, secondo Guardiola è lui il più grande al mondo. Non ha vinto tanto, ma secondo me è un allenatore fantastico. E’ un rivoluzionario, è una persona disciplinata, ha grande personalità e mi piacerebbe lavorare con lui”.




