Deve esserci un qualcosa nell’acqua di Birmingham in questo periodo e sta contribuendo a creare un’ondata di superbi talenti.
Jude Bellingham è ovviamente il portabandiera di questa nuova generazione, visto che a soli 17 anni è diventato uno degli uomini di punta del Borussia Dortmund, dopo essere esploso la scorsa stagione nel Birmingham City.
All’Aston Villa, nel frattempo, si stanno costruendo una solida reputazione: quella di autentica fucina di talenti e quindi il suo settore giovanile è considerato tra i migliori in assoluto al mondo.
Un esempio del lavoro che stanno svolgendo lo si è avuto a gennaio quando i Villans, nel terzo turno di FA Cup, ha schierato una squadra dall’età media di 18 anni e 294 giorni che per un tempo ha giocato allo stesso livello dei migliori undici del Liverpool.
Quella sera tutti i titoli dei giornali furono par il marcatore Louie Barry, ragazzo con un passato al Barcellona ed un fiuto infallibile per il goal considerato da molti il gioiello da tenere maggiormente d’occhio della compagine Under 23.
Tuttavia, il migliore tra i talenti dell’Aston Villa non è nemmeno sceso in campo in quel 4-1 contro il Liverpool e magari se ci fosse stato lui in campo le cose sarebbero potute andare in maniera diversa.
Carney Chukwuemeka era stato convocato per la sfida da Dean Smith e in molti si aspettavano che potesse debuttare contro gli uomini di Jurgen Klopp e invece, dopo che diversi giocatori della prima squadra erano risultati positivi al Covid-19, è stato costretto all’autoisolamento e quindi a guardare da casa i suoi compagni in azione.
Nonostante abbia perso l’occasione di mostrarsi al mondo, molti tra i migliori club europei sono già a conoscenza delle sue qualità.
Manchester United, Liverpool e Manchester City erano state tutte accostate a Chukwuemeka prima che firmasse il suo primo contratto da professionista ad ottobre e successivamente anche Bayern e Juventus si sarebbero unite alla folta schiera di pretendi per il giovane centrocampista arrivato all’Aston Villa all’età di dodici anni al Northampton Town.
“Abbiamo probabilmente il miglior sedicenne d’Inghilterra - ha svelato la scorsa stagione al Supporters Trust AGM del club il CEO Christian Purslow - Non ci sono assolutamente dubbi, giocherà nell’Under 23”.
Nato in Austria da genitori Nigeriani, Chukwuemeka è stato strappato al Northampton dopo che si era unito al settore giovanile insieme a suo fratello maggiore, Caleb, che ancora oggi gioca nella stessa squadra come attaccante in League One.
Chukwuemeka nel corso di questa stagione ha portato le sue prestazioni ad un livello superiore. In Premier League 2, solo due giocatori del Manchester City, James McAtee e Tommy Doyle, hanno fornito più dei suoi sei assist.
Nonostante la giovane età, con i suoi 185 cm di altezza è diventato uno dei centrocampisti più imponenti del calcio giovanile inglese e, anche se probabilmente dovrà crescere un po’ a livello muscolare quando sarà promosso tra i grandi, la sua intelligenza tattica unità alla sua fisicità, fanno di lui un talento estremamente dotato.
Un centrocampista centrale che non ha paura nel farsi dare palla anche in spazi ristretti e dotato di una capacità decisionale che gli consente di supplire alla mancanza di esperienza, tanto che è stato già paragonato a Paul Pogba.
Getty/GoalNel suo gioco che anche un qualcosa di Dele Alli ed infatti è stato incoraggiato ad aumentare la propria capacità offensiva.
Anche se non ha ancora trovato grande confidenza con il goal - ne ha realizzati uno con l’U23, due con l’U18 in FA Youth Cup ed uno con l’Inghilterra U18 - sono in molti a pensare che sia vicino a sbloccare anche il suo potenziale in fase di conclusione.
“Stiamo iniziando a vedere un po’ di più di ‘ciò di cui abbiamo parlato’ con lui - ha detto il tecnico dell’U23 dell’Aston Villa, Mark Delaney, al Birmingham Mail a febbraio - Gli abbiamo detto di segnare di più, di essere più propositivo con le sue corse, sia con che senza palla e di alzarsi un po’ per aumentare il numero di assist e goal. Deve essere più proattivo senza palla”.
“Ha fiducia, prende palla in ogni zona del campo, sia sotto pressione che senza pressione. E’ questo ciò che piace all’allenatore della prima squadra. Deve entrare rapidamente all’interno del sistema di gioco. Abbiamo grandi speranze per lui, così come per molti dei nostri ragazzi. Ha solo 17 anni ed ha ampi margini di crescita".
Chukwuemeka a metà febbraio si è guadagnato la prima panchina in prima squadra in una sconfitta contro il Leicester. Considerando che la squadra di Smith è al sicuro a metà classifica, non è escluso che da qui al termine della stagione possa anche esordire in Premier League.
Anche Barry punta al debutto ai massimi livelli e tanto ci si aspetta anche da Aaron Ramsey (18 anni, solo omonimo del giocatore della Juventus), Lamare Bogarde e Jaden-Philogene-Bidace.
Tra tutti è Chukwuemeka a sembrare però la gemma più preziosa. Dopo Bellingham, che ha già un potenziale da superstar, la città di Birmingham potrebbe aver sfornato un altro futuro centrocampista dell’Inghilterra.


