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Carlos Vinícius al Napoli: storia di una meteora

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Di “What if” nella storia del calcio ce ne sono un’infinità. Incroci, bivi, appuntamenti mancati. Quante volte ci siamo trovati ad interrogarci su “che cosa sarebbe potuto succedere se” nell’effimero tentativo di riscrivere i risvolti della carriera di un calciatore. E' proprio ciò a rendere questo sport bello e imprevedibile, dominato da variabili e da così tante dinamiche che sfuggono al nostro controllo. Ad arricchire le trame intricate del pallone c’è il capitolo, altrettanto succulento, degli addii troppo frettolosi. Quelli che si concretizzano per mancanza di pazienza o per questioni di fiducia non corrisposta. Quelli che con il senno di poi finisci per mangiarti le mani. Per informazioni chiedere a Carlos Vinícius Alves Morais, o più semplicemente Carlos Vinícius. Un passato da oggetto misterioso e, ora, un presente da pezzo pregiato del panorama europeo.

È il gennaio del 2018. A Napoli si respira aria di Scudetto con la formazione guidata da Maurizio Sarri chiamata a recitare il ruolo di co-protagonista nell’avvincente duello tricolore contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Al giro di boa del torneo scatta, come da prassi, la finestra invernale di calciomercato. E’ il momento buono per vagliare ogni opportunità e, perché no, provare a concretizzare qualche occasione.

Nel mirino degli uomini di mercato azzurri, capitanati da Cristiano Giuntoli, finisce un calciatore brasiliano che sta dettando legge nella Segunda Liga portoghese con la maglia del Real Sport Clube: Carlos Vinìcius, appunto, sbarcato nel Vecchio Continente non propriamente dalla porta principale all’alba dei 22 anni. Cresciuto nel vivaio del Santos, nel 2014 si accasa al Palmeiras. Il passaggio nella cantera del Verdão si rivela determinante per lo sviluppo della sua carriera. L’intuizione è dell’allenatore dell’Under 20 Marcos Valadares che lo trasforma da difensore centrale – proprio così - in attaccante, allontanando gli spettri di ritiro dal calcio che già da tempo iniziavano a balenare nella testa del ragazzo. Un vero e proprio jackpot alla lotteria perché la mossa si rivela azzeccata e da quel momento i goal arrivano a grappoli.

“Negli allenamenti a campo ridotto, che dava libertà agli atleti di dimostrare le proprie potenzialità tecniche, ha attirato l’attenzione soprattutto la sua finalizzazione, la buona partita da centravanti, la protezione della palla e alla fine ho visto un potenziale numero 9. – la spiegazione di Valadares riportata da CalcioNapoli 1926 - Gli parlai della possibilità, lui sapeva di essere in bilico e accettò prontamente la sfida fino a diventare il capocannoniere della nostra squadra in meno di due mesi” .

Il cambio di ruolo propizia il suo passaggio alla Caldense (Serie D brasiliana) e successivamente al Gremio Esportivo Anapolis. Due tappe interlocutorie prima del grande salto in Europa.

La presa di contatto con la seconda serie portoghese si materializza nell’estate del 2017 e l’impatto è devastante: segna all’esordio in Taça da Liga contro il Belenenses e si ripete al debutto in campionato con la tripletta rifilata al Leixões. Alle soglie del 2018 il bottino conta già 12 centri in 21 presenze. Un biglietto da visita niente male che attira gli interessi dei grandi club, tra i quali c’è appunto il Napoli, capace di sferrare la zampata decisiva in sede di mercato. Il nativo di Rio de Janeiro, dopo aver completato l’annata 2017-2018 in terra lusitana con 20 goal totali, fa le valigie e in estate saluta con destinazione Italia.

Benfica Vinicius CarlosGetty

Quello del brasiliano non è l’unico volto nuovo all’ombra del Vesuvio. Dopo il triennio targato Sarri, il Napoli affida il timone della squadra a Carlo Ancelotti. Nel tradizionale ritiro estivo di Dimaro, però, la scintilla non scatta e tempo una manciata di settimane - più un gol in amichevole al Carpi – e Vinícius viene rispedito in Portogallo. Ad accoglierlo è il Rio Ave che lo rileva con la formula del prestito secco annuale.

In maglia Vilacondenses vive la prima esperienza in Primeira Liga e lo fa a modo suo: segnando. A ripetizione. 14 centri tra campionato e coppe nazionali rimettono la questione nelle mani di un Napoli chiamato a sciogliere i dubbi circa il futuro del classe 1995. Il club partenopeo, però, non cambia linea e nel gennaio del 2019 lo dirotta verso un altro prestito, questa volta in Ligue 1 al Monaco. Il Principato non si dimostra terreno fertile sul quale dare continuità a quanto di buono fatto vedere nelle annate precedenti e il rendimento flop in terra monegasca si trasforma in un assist al bacio per Aurelio De Laurentiis che coglie la palla al balzo e opta per la via della separazione definitiva cedendolo per 17 milioni di euro al Benfica, con tanto di clausola monstre da 100 milioni inserita all'interno contratto.

Con la maglia delle Aguias , Vinícius dimostra di tener fede al soprannome della sua nuova squadra e spicca letteralmente il volo: vince la Supercoppa, la classifica marcatori in Primeira Liga con 18 sigilli – a pari merito con Taremi e Pizzi – e timbra il cartellino, due volte, anche in Champions League. La vetrina più importante. Quella dove non si può passare inosservati.

Pochi mesi più tardi, infatti, alla porta bussa il Tottenham di Josè Mourinho che perfeziona l’accordo con il Benfica sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 45 milioni. London calling, cantavano i Clash, e l'attaccante verdeoro risponde presente all’appuntamento, impreziosendo i suoi primi mesi alla corte degli Spurs con un goal in Premier e ben 6 in Europa League.

“Lui ha un unico problema: Harry Kane. La questione è semplice. – chiarì lo Special One in una conferenza stampa riportata da TuttoMercatoWeb - Per essere un attaccante nella squadra di Kane devi avere una motivazione costante e la stessa felicità di giocare un minuto come di giocarne 90. Vinicius ci sta dando tutto ciò che vogliamo da lui

In una parola: fiducia. Quella che a Napoli non ha mai avuto. Anche a Londra però la luna di miele dura poco, tanto che nell'estate del 2021 non viene riscattato e torna al Benfica che lo gira al PSV Eindhoven.

In Olanda, Carlos Vinicius torna a segnare e si rilancia. In Eredivisie l’ex Napoli sigla sei goal e sei assist, a cui si aggiungono una rete e un altro assist in Europa League. Un rendimento che convince la scorsa estate a puntare su di lui e riportarlo in Inghilterra e in Premier League.

Un'altra chance per consacrarsi definitivamente per quel talento passato da Napoli probabilmente troppo giovane e acerbo.

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