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Caprari VeronaGetty

Caprari a DAZN: "La mia stagione migliore, sogno la Nazionale"

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Un tempo si poneva a 40 punti la fatidica quota utile per conquistare la salvezza in Serie A: ebbene, il Verona ne ha addirittura uno in più quando all'appello mancano ancora dieci partite, ergo è lecito sognare qualcosa di più che renderebbe memorabile la stagione.

Guarda l'intervista integrale a Caprari in '1 vs 1' su DAZN

Scaligeri noni e trascinati dalla classe di Gianluca Caprari, giunto in doppia cifra di goal in campionato così come i 'gemelli' Barak e Simeone: intervistato da DAZN nel format '1 vs 1', l'ex Roma non si è posto limiti sull'obiettivo raggiungibile dai veneti a fine anno.

"Non dobbiamo accontentarci perché la squadra ha dimostrato di essere forte, possiamo giocarcela con chiunque. Personalmente vorrei fare più punti possibili, per vedere fino a dove possiamo arrivare. Appena sono arrivato abbiamo avuto dei momenti difficili, però vedevo che la squadra era unita sia dentro che fuori dal campo: ho sempre creduto alla salvezza, non ho mai avuto pensieri negativi".

Il passaggio al Verona si è concretizzato a poche ore dal gong del calciomercato estivo.

"Questa è la mia miglior stagione. L'ultimo giorno di mercato ho ricevuto la chiamata del direttore D'Amico che mi ha detto 'Mi servi, hai grandi qualità ma non le hai ancora espresse': ho trovato subito l'ambiente giusto. Non me lo aspettavo ma lo volevo fortemente, finora è andato tutto benissimo".

La prodezza di tacco contro il Bologna è una delle tante cartoline firmate da Caprari.

"E' stato un bel goal, cerco di segnare ogni domenica per aiutare la squadra, poi non so cosa succederà. Convocazione in Nazionale? Ci spero, sarebbe la ciliegina sulla torta. Devo continuare così, domenica dopo domenica".

La Roma lo ha lanciato nel grande calcio: qui Caprari ha avuto modo di lavorare con due grandi maestri come Luis Enrique e Zeman.

"L'esordio in Champions con la Roma, la mia prima partita: forse è stata quella l'emozione più grande".
"Luis Enrique e Zeman sono due allenatori un po' diversi: il primo vuole il possesso palla per tutti i 90 minuti e forse è più simile a mister Tudor, con il secondo ho fatto parecchi gradoni e purtroppo con lui non ho mai vissuto un'annata completa".

Il sogno, manco a dirlo, è la conquista della maglia azzurra: Mancini lo monitora con attenzione.

"Coronare questa stagione con la Nazionale, il sogno sarebbe questo. Il rimpianto è la prima partita da titolare con la Roma in Europa League quando l'allenatore era Luis Enrique: in quella circostanza siamo usciti".

Caprari ha sempre avuto dei riferimenti eccellenti per il ruolo di '10'.

"Mi piacerebbe giocare contro Messi. Gli idoli? Totti e Del Piero, perché erano i più forti".
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