Una settantina di minuti giocati in Serie A in questo campionato, 300 circa in totale. Ma Matteo Cancellieri, esterno offensivo della Lazio, è uno degli innumerevoli giocatori fatti esordire in Nazionale da Roberto Mancini durante il proprio mandato.
Meta prestigiosa per la giovane punta che si è vista, seppur per pochi scampoli, nel finale di Italia-Germania, quando è subentrata a Scamacca: per lui un cartellino giallo raccolto al 94' e nessun sussulto degno di nota nel primo (e fino a oggi unico) gettone con la maglia della Nazionale.
Mancini ha voluto concedergli una chance dopo la stagione disputata col Verona, con cui ha realizzato una sola rete in Serie A, nella trasferta di Empoli del 20 marzo. Toscani puniti anche in Coppa Italia a dicembre, in occasione dell'eliminazione scaligera dopo un pirotecnico 3-4. L'Under 21 ha creduto in lui, convocandolo più volte. E ha creduto in lui anche la Lazio, che in estate lo ha acquistato per 7 milioni di bonus dall'Hellas.
LA PARENTESI ALLA ROMA E I GOAL IN PRIMAVERA
Cresciuto all'interno del settore giovanile della Roma, con cui non ha mai raccolto l'esordio in prima squadra, Cancellieri è stato utilizzato come pedina di scambio dai giallorossi nell'operazione che ha portato Marash Kumbulla nella Capitale nel 2020.
Cancellieri è così finito al Verona nella stagione 2020-2021, dove si è messo in mostra con la formazione Primavera segnando la bellezza di 15 goal in 18 partite nel campionato Primavera 2.
LA CHIAMATA IN NAZIONALE
Dopo aver mosso i primi passi è arrivata anche la prima chiamata da parte della Nazionale Under 21. Il Ct Paolo Nicolato, infatti, lo ha convocato per le prossime sfide degli azzurrini in programma il 3 e il 7 settembre contro Lussemburgo e Montenegro. E proprio contro la selezione lussemburghese, Cancellieri ha timbrato il suo esordio in Under 21 segnando il goal del definitivo 3-0. Due mesi più tardi, il 12 novembre, ha trovato il bis contro i pari età dell'Irlanda.
Quindi la Nazionale, l'esordio contro la Germania nella serata bolognese in cui a prendersi il proscenio è stato Willy Gnonto. Mancini sta dimostrando di voler puntare su di lui per il presente, ma ancor più per il futuro, pur continuando a rimandare il momento del suo esordio dal primo minuto. La ricostruzione parte e prosegue anche da qui.
