A maggio, in occasione della conquista dello Scudetto del Milan, l'attenzione si è rapidamente spostata ai festeggiamenti rossoneri, soprattutto quelli rivolti, anzi, "destinati" all'ex, Hakan Calhanoglu.
Nello specifico, forte e d'impatto è stato il coro che Zlatan Ibrahimovic ha fatto partire, in presenza dei tifosi del Milan, e "dedicato" al giocatore che era passato ai "cugini" dell'Inter.
"Mandate un messaggio a Hakan! Non sento! Mandate un messaggio a Hakan!".
Una prima risposta del centrocampista turco era arrivata in estate: poi il silenzio, il lavoro, le partite. La stagione di Calhanoglu è stata quella della svolta: dal ruolo alle prestazioni, più costanti e continue.
Fino alla Supercoppa italiana: ancora caratterizzata da una prova da applausi del mediano nerazzurro, ormai fisso in cabina di regia, che al termine della gara vinta dall'Inter per 0-3 si è lasciato andare a uno sfogo ai microfoni di Mediaset.
"Preferisco sempre stare zitto, ma è stato troppo pesante vedere cose che non mi aspettavo. Ma il Karma torna...3-0, mandati a casa".
Frasi che non passeranno inosservate e che entrano di diritto nella storia dei Derby di Milano e di quella di Calahnoglu, tra Inter e Milan.




