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Caden Clark NXGN GFXGoal

Caden Clark, gavetta col Barcellona e 'crack' in MLS

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Caden Clark è giovanissimo, ma nel suo modo di giocare non c'è nulla di adolescenziale. Il 17enne si è preso la scena nel finale di stagione in MLS, con guizzi, passaggi decisivi e goal.

Determinazione e mentalità lo hanno già fatto salire alla ribalta rispetto ad altri talenti del calcio americano. Debutto in campionato con goal, altra rete 4 giorni dopo al Toronto e timbro nell'unica marcatura dei suoi New York Red Bulls nello spareggio della Coppa MLS contro i campioni del Columbus Crew.

Clark, a 'Goal', sa già cosa vuol fare da grande.

"E' semplice, voglio essere un 'killer' in zona goal, qualcuno che attacca fottutamente! Mi emoziono solo a parlarne, perché so di poterlo fare. La mia squadra è il posto migliore per farlo".

Clark ha giocato solo 8 partite di MLS in carriera, essendosi unito alla prima squadra dei Red Bulls dopo essere passato per il Minnesota United. Il suo primo goal è stato uno straordinario tiro al volo appena dentro l'area contro l'Atlanta United, poi un missile all'incrocio, infine la rete in Coppa.

"È stato davvero fantastico - dice Clark - Dennis Hamlett, il nostro direttore sportivo, quando ho firmato, prima di prendere il volo per Atlanta, ha detto: 'Inizi domani, conosci la tattica di gioco, quindi segna il goal della vittoria".

"Da allora non è cambiato molto. Ho giocato ancora come giocavo prima. Certo, è aumentata la fiducia, ma nel complesso sono lo stesso".

Sono proprio questi lampi che lo hanno fatto finire nei radar dei più grandi club europei. Clark dovrebbe trasferirsi al Lipsia nel 2022, quando compirà 18 anni, passando da New York alla Germania comeTyler Adams.

Ma la strada di Clark verso la MLS, e verso i Red Bulls in particolare, è stata tortuosa: il centrocampista è cresciuto in Minnesota, uno stato tutt'altro che terreno fertile per i calciatori. Clark giocava con gli Under 13 a 9 anni, per poi unirsi alla Minnesota Thunder Academy dove è rimasto per la maggior parte della sua carriera giovanile.

Vista la stazza ridotta, Clark non poteva avere la meglio sui più 'adulti' con la forza: ecco perchè diventa trequartista, con De Bruyne e Bruno Fernandes modelli da seguire nei piedi e nella testa.

"Giocando contro calciatori fisici ho maturato una buona esperienza, c'era un gran divario ma è stato importante: se non puoi sfidarli corpo a corpo, devi scegliere i tempi di giocata giusti".

Ad un certo punto, Clark e suo padre hanno valutato le opzioni per spiccare il volo: primo tentativo fallito all'FC Dallas.

"Nessun rancore, ma non ero adatto al loro gioco. Ho parlato con Luchi Gonzalez e mi ha detto che non mi riteneva il profilo migliore per loro. Gli ho detto che andava benissimo".

Tappa seguente in Arizona, all'Academy del Barcellona, che gli ha dato la chance di allenarsi nella famosa Masia. Un viaggio in Spagna che gli ha aperto gli occhi sul calcio europeo.

Clark sapeva che firmare in MLS gli avrebbe precluso scenari nel nostro continente, poi però sono arrivati i Red Bulls che si sono mostrati disposti a farlo crescere e trasferirlo al momento giusto.

"Avevo 16 anni ed ero a un punto in cui aspettare di andare in Europa a 18 anni, o scegliere la USL. Parliamo dei Phoenix Rising, in partnership con la Barça Academy, dai quali sarei potuto finire in blaugrana a 18 anni".

"Ma valutando l'offerta dei Red Bulls, l'abbiamo giudicata il meglio che potessi chiedere e così ho scelto. Avevo bisogno di entrare in un club di MLS, perchè altrimenti senza in quei 2 anni non sarei migliorato".

Clark sta alzando l'asticella: è già nei radar della Nazionale degli USA nonostante non abbia molte presenze nelle giovanili ed è stato inserito nella rosa preliminare dell'U23 che ha fallito la qualificazione alle Olimpiadi.

A maggio 2022 compirà 18 anni e quasi certamente volerà in Europa, diventando il prossimo dei tanti talenti sfornati dai Red Bulls. Magari seguendo le orme di Haaland, Manè o Werner, usandoli come trampolino di lancio.

"Non sono uno dei calciatori più fisici, ma uso altre risorse per colmare questo limite. Mi piace trovare gli spazi e le linee di passaggio, giocando di prima. Voglio che mi pressino per aprire le difese avversarie. Mi piace compiere movimenti intelligenti. Quello in cui mi sento all'altezza e che mi piace è questo".

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