Il primo pensiero che, spontaneamente, viene in mente una volta completata la ricerca su Twitter dell'account ufficiale di Marcelo Brozovic è, più o meno: "E' stato hackerato". Per forza.
La "spunta blu" del "verificato" non aiuta a far chiarezza, né le foto profilo e di copertina: c'è la posa del coccodrillo, ma non vuol dir nulla. Il nome suggerisce una via: "brozocrypto". Il resto è una sequenza infinita di immagini NFT e grafici sull'andamento del mercato delle criptovalute.
Ora: se non vi siete mai imbattuti in termini quali "Bitcoin", "Dogecoin" o, cambiando soggetto, "NFT", probabilmente sì: l'account Twitter di Marcelo Brozovic vi sembrerà senz'altro hackerato, così come quello Instagram, in cui a metà febbraio ha pubblicato un'immagine di un portale legato al mondo delle criptovalute, con tanto di commenti irriverenti di alcuni dei suoi compagni all'Inter.
InstagramAndando al di là del "Ma che stai a combinà?" di Andrea Ranocchia e del "Ecco allora cosa hai nella testa..." di Daniele Padelli, chiariamo e precisiamo: sì, Marcelo Brozovic è appassionato di criptovalute.
Piccolo passo indietro: quanto visto sui suoi profili social da febbraio in poi, in realtà, non è altro che il frutto di un'attenta indagine che il centrocampista croato ha portato avanti nel corso degli anni e precisamente dal 2018, quando, sempre su Instagram, tramite una storia domandava: "Cosa pensate dei Bitcoin?".
Il che, tutto sommato, non deve stranire troppo, visto il recente ingresso dell'Inter nell'universo dei "Fan Token" grazie a Socios: nulla di diverso da dei gettoni, che equivalgono a frazioni di criptovalute, ufficialmente descritti come "asset digitali protetti dalla tecnologia blockchain" che danno il diritto di votare e l'accesso a premi unici. Gettoni, i Token, che vengono scambiati tra gli utenti. Troppo complicato da spiegare bene in poche righe. Rimandiamo a chi, in maniera più tecnica, riuscirebbe meglio di noi a farlo.
Non è, però, il solo giocatore appassionato di cripto: anche Paul Pogba, ad esempio, ha recentemente sfruttato i propri spazi social per discutere delle opportunità legate alle nuove finanze online, compresi gli NFT. Ecco, su questi va aperta una parentesi più approfondita: mentre i Token sono sostanzialmente dei gettoni che possono essere scambiati, ma in fin dei conti comuni, gli NFT sono dei Token speciali ("Non-Fungible Token"), unici. Immagini. Vere e proprie opere d'arte digitali, senza repliche.
Qualcosa che senza dubbio interessa anche a Brozovic, che con un Tweet del 9 ottobre, ad esempio, ha pubblicato un vero e proprio annuncio di ricerca di NFT.
“Voglio comprare qualche NFT oggi! Scrivetemi i migliori NFT!”
Una scimmia multicolor con un tubo alla bocca e la tuta da detenuto o un demone con una maschera dorata e un occhio in fronte: valore di quest’ultimo? Eh, tenetevi forte: 40 ETH (“Ethereum”, un’altra criptovaluta). In soldi tangibili, 186 mila dollari, e un prezzo che continua a salire vertiginosamente. Da “Coccodrillo” a “Mercante d’arte virtuale” è un attimo, insomma.
La "galleria" di Marcelo Brozovic, quella attraverso cui vende NFT, ne contiene 1.700: una sequenza pressoché infinita di immagini che a un primo sguardo possono sembrare identiche (una trasposizione idealizzata di un suo ritratto), ma che contengono elementi cromatici unici, messe in vendita per 0,03 ETH, ovvero 139,78 dollari ciascuna. Non malissimo, dai.
Il primissimo NFT che lo riguarda, però, è con la maglia della Croazia: superficialmente, per rendere meglio l'idea ai profani, una specie di figurina dal valore di 0,11 ETH (505 dollari) in soli 11 esemplari disponibili. Gli appassionati di collezionismo lo sanno già: chi, invece, il collezionismo lo ha solo sfiorato o comunque riscoperto è stato avvisati. Gli NFT sono destinati a coinvolgerlo, in un modo o in un altro: c’è chi pensa che riusciranno a entrare prepotentemente anche nel mondo delle figurine calcistiche (o delle carte da gioco collezionabili). Brozovic, in questo senso, è già un passo avanti a tutti.
Da calciatore ha riscritto alcune convenzioni: il “coccodrillo” ai piedi della barriera, lato oscuro e, secondo molti, azione contro il regolamento, è opera sua. E adesso lo fanno tutti. È stato uno dei primi calciatori a entrare e sponsorizzare il mondo delle criptovalute: piano piano gli altri stanno emergendo svelando la stessa passione. Tutto si può dire, tranne che Marcelo Brozovic non sia un visionario: in attesa di un investimento importante, l'intuizione economica e imprenditoriale. Quella del centrocampista che si mette in proprio e imposta l'azione, con geometrie e testa. L’ennesimo colpo “Epic”.


