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Balotelli flop col Torino, Grosso spiega il cambio: "Non rincorre gli avversari"

Una settimana difficile per Mario Balotelli che, dopo i cori razzisti ricevuti dalla curva del Verona, si è portato dietro gli strascichi delle polemiche anche sul campo da gioco. Contro il Torino l'attaccante del Brescia è stato sostituito da Grosso dopo appena 45'.

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Balotelli nella prima frazione di gioco è stato protagonista di una prestazione deludente con zero tiri verso la porta e dove non ha mai nemmeno toccato un pallone nell'area di rigore granata. Nei primi 45' è tutta la squadra lombarda a non essere riuscita a giocare in maniera convincente, ma è la caratura del Mario nazionale a richiedere una sua maggiore incisività sulle partite.

Grosso, alla sua prima presenza sulla panchina del Brescia, non si è fatto intimidire e lo ha sostituito all'intervallo. Al termine della partita lo stesso tecnico ha spiegato tranquillamente i motivi del cambio, difendendo la scelta di togliere Balotelli.

"Come ha preso il cambio? Normalmente, eravamo sotto di un uomo e rincorrere gli avversari non era la sua caratteristica principale: era il cambio più giusto da fare".

Dichiarazioni che fanno capire come il ruolo di Mario Balotelli sia tutt'altro che intoccabile a Brescia, a maggior ragione adesso con Fabio Grosso, che pretende molto lavoro dagli attaccanti, anche in fase di pressing.

Proprio la gestione di Balotelli e la sua convivenza con Donnarumma è stata la spinta decisiva per l'esonero di Corini da parte di Cellino che, in settimana, aveva annunciato che il grande colpo di mercato del Brescia doveva essere trattato come un giocatore qualsiasi e andare in panchina quando necessario. Un consiglio che il nuovo allenatore del Brescia, evidentemente, ha preso molto sul serio.

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