Bradley Fink NxGnGoal/Instagram (@bradleyfink9)

Bradley Fink, la macchina da goal del Borussia Dortmund del futuro

Quando si parla di giovani talenti da far crescere e portare tra i pro, il Borussia Dortmund è sempre in prima linea. Pulisic e Sancho sono soltanto gli ultimi nomi di grido lanciati dai gialloneri e Giovanni Reyna sembra poter essere il prossimo, dopo aver brillato nei primi mesi del 2020. Le aspettative sono alte anche per Youssoufa Moukoko,15enne che sta battendo ogni record di marcature giocando contro avversari di 4 anni più grandi: Favre ha già dichiarato che presto si allenerà con la prima squadra. Il prossimo potrebbe essere colui che potrebbe rimpiazzare Moukoko nell’Under-19 a partire dalla prossima stagione: Bradley Fink.

Nato in Svizzera, Fink si è unito al BVB nella primavera del 2019. Il suo arrivo è stato annunciato insieme a quello di Reyna. Per strapparlo al Lucerna, club con cui aveva segnato 40 goal in 21 partite a livello di Under-16, i tedeschi hanno sborsato 190mila euro. I suoi goal hanno portato il Lucerna - club in cui è arrivato a nove anni, dopo aver iniziato nell’SC Cham - a vincere il double a livello di Under-16, traguardo che era stato raggiunto anche l’annata precedente dagli Under-15. Nonostante le prestazioni, il giovane attaccante è stato promosso con l’Under-18 soltanto in quattro occasioni, segnando un totale di tre goal.

Fink, che ha anche passaporto inglese, è stato spesso paragonato ad Harry Kane. In Svizzera è già una star: con l’Under-17 elvetica ha già segnato sette goal in altrettante partite, in più ha partecipato a una pubblicità di ‘Puma’ nel 2018. La sua partenza verso la Germania ha fatto molto parlare nel suo paese d’origine.

Genesio Colatrella, allenatore del Lucerna, a ‘Zentralplus’ ha sottolineato come soltanto due degli ultimi 86 giocatori a vestire la maglia della nazionale elvetica siano andati all’estero ancora prima di diventare dei professionisti.

“Abbiamo sempre mostrato a Bradley il passo successivo da fare, pianificandogli la carriera per arrivare in prima squadra, ma ha perso la pazienza. Per la crescita di un giovane, giocare almeno in Challenge League (seconda divisione svizzera, ndr) prima di trasferirsi all’estero avrebbe senso. Questo secondo me è un piano di crescita serio. I tedeschi hanno seguito molto la Svizzera per capire come lavorare con i giovani, non so se lì si possa fare molto di meglio”.

Nonostante i tentativi, il Lucerna non è riuscito a convincere Fink a rimanere senza un contratto. Il Dortmund ha mandato i propri scout a seguire il giocatore in oltre 15 occasioni prima di avanzare l’offerta di un triennale. Thomas Fink, papà di Bradley, ha spiegato a ‘Zentralplus’ le ragioni per cui la scelta è ricaduta sul BVB.

“Abbiamo avuto sondaggi di altri 16 club che ci hanno contattato. Il Lucerna ci aveva detto che Bradley avrebbe iniziato ad allenarsi con la prima squadra dal 17 giugno, quando avevamo già deciso di andare al Borussia Dortmund. Abbiamo preferito che Bradley continuasse a lavorare per almeno un paio d’anni in un settore giovanile per perfezionare il suo gioco. Avevamo bisogno di un club che credesse nei giovani, per non dire ‘il cui successo dipendesse dai giovani’. Volevamo anche che il suo club presentasse un progetto serio per lui, un ‘progetto Bradley Fink’, anziché acquistasse quattro o cinque giocatori nella stessa posizione: solo uno di loro sarebbe arrivato in prima squadra, gli altri sarebbero stati lasciati dietro”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Finally back on the pitch😍5:0 win...1 goal

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Il ‘progetto Bradley Fink’ sta proseguendo con successo al Dortmund. Con l’Under-17 del club, l’attaccante ha già segnato 12 goal in 18 partite. E il suo percorso è già segnato, come ha dichiarato l’allenatore dell’Under-17 del BVB Sebastian Geppert a Goal e Spox.

“Brad dall’estate giocherà con l’Under-19, è sulla strada giusta. È dotato tecnicamente, ha un ottimo controllo di palla ma sa anche muoverla velocemente. Guarda sempre la porta e ha presenza in area, sa calciare con entrambi i piedi. Lavora con aggressività anche in fase di non possesso. Ha grandi margini. Ci sono giorni in cui ci allenavamo tre volte al giorno, mattino, pomeriggio e sera, e i ragazzi arrivavano stanchi a fine giornata. Così, cancellavamo l’allenamento della mattina seguente. Invece Brad voleva allenarsi ancora”.

Anche questa forza di volontà spinge Fink verso il successo, anche nella sua carriera a livello giovanile. Attualmente trascorre quattro notti a settimana al centro di allenamento del Dortmund, insieme ad altri 24 ragazzi, prima di raggiungere i suoi genitori nell’appartamento vicino a Lake Phoenix, sempre nella città della Vestfalia. Il 17enne ha raccontato di aver vissuto così i suoi primi giorni e di avere le idee chiare per il futuro.

“Durante le prime tre o quattro sedute di allenamento ero un po’ spaventato, poi mi sono abituato molto velocemente. Il mio piano di sviluppo è sul medio-lungo periodo, quindi significa due anni e mezzo nel settore giovanile. Esordire alla Swisspor Arena (stadio del Lucerna, ndr) era il mio grande sogno, ma credo che le possibilità che ho di diventare un professionista qui siano maggiori. Ora ho un altro sogno: voglio giocare per il Dortmund di fronte a 80mila spettatori”.

Un sogno che, visto l’inizio, ha buone probabilità di diventare realtà.

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