GOALOggi è spesso protagonista in tv o sulle prime pagine dei settimanali di gossip, ma Stefano Bettarini è stato anche un calciatore di alto livello capace di conquistarsi pure la convocazione in Nazionale. Terzino sinistro di ruolo, Bettarini ha vestito tra le altre le maglie di Cagliari, Fiorentina, Bologna, Venezia, Sampdoria e Parma prima di appendere gli scarpini al chiodo ed entrare nel mondo dello spettacolo.
Bettarini negli ultimi anni si è dedicato soprattutto alla televisione partecipando a vari reality show, sia come inviato o co-conduttore che come concorrente fino all’ultima apparizione al Grande Fratello Vip. Esperienza terminata con una discussa squalifica a causa di una presunta espressione blasfema pronunciata sotto l’occhio delle telecamere.
BETTARINI CALCIATORE: UN ANNO D'ORO E LA NAZIONALE
Nato a Forlì il 6 febbraio del 1972, Bettarini cresce in Toscana con la sorella Simona e muove i primi passi nello Staggia Senese prima di entrare nel settore giovanile dell’Inter. Il debutto in Serie C arriva però col Baracca Lugo, poi il trasferimento alla Lucchese dove esordisce in Serie B e resta tre anni con in mezzo una breve parentesi alla Salernitana.
Nel 1996/97 arriva finalmente pure il debutto in Serie A con la maglia del Cagliari: colleziona ben 32 presenze ma la stagione termina con lo spareggio perso contro il Piacenza e la conseguente retrocessione dei sardi. Bettarini però resta in A grazie alla Fiorentina di Cecchi Gori.
In viola, dove ha come compagni campioni del calibro di Toldo, Rui Costa e Batistuta, l'avventura parte bene ma sparisce rapidamente dai radar tanto che nel gennaio del 1999 viene girato in prestito al Bologna di Carletto Mazzone. Quattordici presenze ed il primo goal nel massimo campionato proprio contro gli ex compagni non bastano a convincere i felsinei, che a giugno quindi lo rispediscono a Firenze ma solo di passaggio.
"Alla Fiorentina ho vissuto due anni e mezzo, perché a metà della terza stagione sono andato al Bologna e poche settimane dopo il mio trasferimento, ho segnato proprio contro i viola, realizzando il goal che fu premiato come la rete dell'anno nel derby dell'Appennino vinto per 3-0. Furono anni positivi in termini di risultati, andammo due volte in Champions, prima con Malesani, poi con Trapattoni, arrivare tra le prime quattro fu un grande traguardo".
La nuova destinazione si chiama Venezia, con cui Bettarini retrocede in Serie B salvo tornare dopo una sola stagione in Serie A da assoluto protagonista. Sono ben cinque infatti i goal realizzati dal terzino nell'anno della promozione. Resta in Laguna un'altra stagione, poi la retrocessione ed il trasferimento alla Sampdoria.
In blucerchiato Bettarini ritrova Walter Novellino, suo allenatore già al Venezia, che lo rilancia tanto che il terzino nel 2004 ottiene per la prima volta la convocazione in Nazionale a 32 anni grazie alla chiamata di Giovanni Trapattoni, ovvero lo stesso tecnico che lo aveva bocciato ai tempi della Fiorentina.
"Mi è dispiaciuto dover partire, ma quell'anno la Fiorentina spese 15 miliardi per comprare Heinrich dal Borussia Dortmund, Trapattoni lo vide giocare e se ne innamorò, portandolo a Firenze. Il mio ruolo divenne meno importante, ero un'alternativa, personalmente preferisco vivere la settimana e prepararla pensando di poter scendere in campo la domenica, senza viverla da spettatore, decisi allora di andare altrove e ho avuto ragione, perché con Mazzone a Bologna ho reso come speravo, ciò però non toglie il fatto che abbia vissuto anni importanti a Firenze”.
Bettarini gioca la sua unica partita in azzurro a Palermo, contro la Repubblica Ceca restando in campo 79 minuti, sostituito da Pancaro. Di quella squadra fanno parte pure Buffon e Pirlo, mentre il tridente d'attacco è composto da Del Piero, Totti e Vieri. Il meglio che il calcio italiano possa offrire in quegli anni, insomma.
IL PREMATURO ADDIO AL CALCIO, L'INIZIO DI UNA NUOVA VITA
Sembra una bellissima favola ma la carriera da calciatore di Bettarini imbocca presto un'inarrestabile discesa. A meno di un anno dal debutto in Nazionale finisce al Parma, dove al termine della stagione 2004/05 appende di fatto gli scarpini al chiodo per iniziare una nuova vita anche a causa del coinvolgimento nell'inchiesta della Procura di Napoli sul calcioscommesse, inchiesta da cui uscirà assolto con formula piena perché "il fatto non sussiste" solo nel 2013. A livello sportivo invece Bettarini viene squalificato 5 mesi per omessa denuncia, mentre cade l'accusa di illecito sportivo per cui la Procura Federale aveva chiesto 3 anni di stop. Un addio, quello al calcio giocato, che Bettarini non ha mai del tutto digerito.
"A 33 anni, considerato che fisicamente non ho mai avuto grossi problemi, potevo durare altri cinque anni. Il ricordo più bello? L’esordio in Nazionale con Trapattoni, persona straordinaria che ancora oggi sento. L'aspetto estetico e il fatto di essere il marito, il compagno di una donna famosa del mondo dello spettacolo mi portava a trovare dentro di me una carica ulteriore, per dimostrare a tutti che dietro al Bettarini apparentemente belloccio c'era il giocatore che si faceva rispettare in campo, del resto dappertutto dove ho giocato, allenatori, compagni e tifosi hanno di me un bel ricordo, mi fa davvero piacere, significa che sono riuscito a far prevalere su ogni cosa l'amore e la serietà verso la mia professione".
Quella di non restare nel mondo del calcio però, come spiegato in un'intervista a 'sampdorianews.net', è stata una scelta ben ponderata da parte di Bettarini che ha preferito cambiare completamente vita.
"Non ho la pazienza per poter intraprendere la carriera da allenatore, occorre fortuna per poter partire subito da categorie importanti come la serie B o la massima serie, altrimenti bisogna fare la gavetta in terza serie, non penso di rientrare tra i fortunati che possono iniziare immediatamente da piazze importanti. L'allenatore talvolta deve seguire i consigli del Presidente ed essere bravo a livello mediatico, invece io dico sempre quello che penso e in tale ruolo non è sempre una cosa positiva. La professione di procuratore richiede invece tanto tempo per poter andare in giro a vedere numerosi giocatori, il calcio è molto cambiato in questi anni, i settori giovanili sono sempre meno curati, bisogna girare tanto, mentre vorrei aver la possibilità per dedicarmi alla mia vita privata e ai miei interessi, ho comprato diverse case, ho vari affitti da seguire e voglio conoscere posti che non ho avuto la possibilità di visitare quando giocavo".
INVIATO, OPINIONISTA, CONCORRENTE: BETTARINI IN TV
Marito per dieci anni della nota conduttrice Simona Ventura da cui ha avuto anche due figli, dopo alcune ospitate Bettarini diventa un personaggio televisivo. Inizia come inviato de La Talpa su Italia 1, quindi fa il co-conduttore di Buona Domenica su Canale 5 dal 2006 al 2008. Nel 2009 passa in Rai, prima come concorrente a Ballando con le stelle, dove arriva quarto insieme alla ballerina professionista Samanta Togni, e poi come opinionista a Quelli che il calcio. A frenare la nuova carriera di Bettarini è ancora una volta il calcioscommesse. Stavolta a indagare è la Procura di Cremona, in un'inchiesta che coinvolge tra gli altri anche Beppe Signori e Cristiano Doni.
"Mi hanno sbattuto in prima pagina, mettendo il mio nome in un unico calderone. Vorrei solo spiegare come stanno le cose, quelle che mi riguardano. Non sono recidivo, non sono uno scommettitore accanito, non faccio parte di nessuna organizzazione. Ho già pagato ingiustamente una volta e non voglio che capiti ancora".
Bettarini patteggia 14 mesi di squalifica davanti alla giustizia sportiva, mentre a livello penale l'accusa di associazione a delinquere viene dichiarata prescritta. Nel 2013 intanto Bettarini torna in tv partecipando al programma a Jump! Stasera mi tuffo. Poi ecco la lunga serie di reality: prima concorrente nel Grande Fratello Vip del 2016 dove si classifica di nuovo quarto, poi inviato dell'Isola dei Famosi l'anno dopo.
Nel 2018 partecipa al noto programma Temptation Island Vip con la fidanzata Nicoletta. Nel 2019 torna all'Isola dei Famosi, stavolta come concorrente, fino all'ultima breve apparizione al Grande Fratello Vip condotto da Alfonso Signorini dove viene squalificato dopo pochi giorni. Un provvedimento che Bettarini contesta fortemente.
"Non ho bestemmiato, non l’ho mai fatto e non lo farei mai. Lo uso e l’ho usato per quello che é, una storpiatura di un’altra parola che altrimenti sarebbe blasfemo pronunciare; una parola modificata nel gergo volgare proprio per evitare la censura sociale, per non risultare offensiva e imperdonabile. Più di tutto mancava proprio quello, l’intenzione di essere irriverente e irrispettoso verso la mia religione. Trovo perciò sproporzionata la ‘sanzione’ e, dopo 21 giorni di quarantena e 5 tamponi, mi sento preso in giro; la pedina di un gioco al rialzo…Dello share”.
Il tutto in attesa della prossima occasione: ieri azzurro per una notte grazie al Trap, oggi mister reality show in tv.
