Prestito con un obbligo di riscatto in caso di salvezza. Con questa formula nel gennaio 2021 il Parma completava il trasferimento di Joshua Zirkzee dal Bayern Monaco. Un colpo ambizioso, specie per una squadra che si ritrovava nei bassifondi della classifica della Serie A, che inseguiva una salvezza che avrebbe avuto i tratti dell’impresa, qualora fosse stata raggiunta. Un anno e qualche giorno dopo, i crociati viaggiavano a metà della graduatoria di Serie B dopo un altro mercato di gennaio fatto di colpi ad effetto, mentre Zirkzee finiva all’Anderlecht, in Belgio, dove ha ritrovato il goal che in Italia sembrava aver perduto.
ZIRKZEE AL PARMA: TEMPI DURI
“Il passaggio dal calcio tedesco potrà essere un po’ difficile, ma farò di tutto per adattarmi subito ai nuovi ritmi del campionato italiano. Sono un giocatore molto fisico, ho buone capacità nel giocare con il pallone. Qui mi sento come in famiglia, la città mi piace molto ed è il luogo perfetto per poter crescere e migliorare. La lingua può rappresentare una piccola barriera, ma i ragazzi mi stanno aiutando nella comunicazione. Sono molto ambizioso: la scelta che mi ha portato qui è la possibilità di crescere e maturare rispetto a quanto mi fosse possibile al Bayern; lavorerò per giocare il più possibile”.
Con queste parole il 4 febbraio Zirkzee si presentava a Collecchio alla sua nuova squadra, con tante ambizioni. Arrivava dopo 3 mesi di panchina nel Bayern Monaco di Hansi Flick, quello stesso Bayern in cui era stato protagonista a dicembre 2019 con i goal decisivi al Friburgo e al Wolfsburg. Due reti segnate nel finale che lo avevano messo sulla ‘mappa’ calcistica, inevitabilmente. Determinante in un top club assoluto a 18 anni. Lo stesso top club con cui avrebbe vinto tutto: Bundesliga, Champions League, coppe e supercoppe. Ovviamente da comprimario, ma a quell’età era già un lusso essere considerato tale.
A Parma ci arrivava con un curriculum di tutto rispetto, ma soprattutto con margini di miglioramento da esplorare. Mezz’ora dalla panchina alla prima con il Bologna, un’altra con il Verona. Bei segnali, ma pochissimo spazio. Poi una lombalgia, un’altro spezzone con la Roma, uno con il Genoa. Qualche giocata interessante, zero goal all’attivo e un Parma sempre più giù. Poi a inizio aprile un problema al legamento collaterale mediale, la stagione terminata in anticipo. La sua e anche quella del Parma, la cui retrocessione sarebbe stata sancita soltanto qualche giorno dopo.
Bilancio horror, specie in rapporto alle attese: 108 minuti passati in campo, 4 presenze, nessun goal. Sostanzialmente lo stesso bilancio nella prima parte di stagione al Bayern Monaco. Il che è tutto dire. Riscatto (si diceva fosse di 15 milioni di euro) chiaramente non esercitato. E via verso una nuova ripartenza.
DA MONACO ALL’ANDERLECHT, I GOAL RITROVATI
Tornato a Monaco per smaltire l’infortunio, il suo tempo è stato enormemente limitato. Nagelsmann gli ha dato fiducia per qualche amichevole estiva, specialmente quella con l’Ajax — da lui molto sentita, in quanto prodotto del Feyenoord. Fiducia non proprio ripagata: goal clamoroso divorato a porta vuota e dirigenza e non solo incredula.
“Credo e spero che in una gara ufficiale sarebbe stato più serio e non avrebbe sbagliato quel goal” il laconico commento di Nagelsmann nel post gara.
Una settimana dopo, l’ufficialità del suo trasferimento all’Anderlecht, in prestito fino a fine stagione. Un’opportunità di rilancio in un campionato di caratura inferiore, ma sempre positivo per un giovane.
“Ho sentito Kompany al telefono e subito sentito una connessione speciale con lui. Il club ripone grande fiducia in me e penso che il loro stile di gioco possa essere molto adatto alle mie caratteristiche. Mi sento pronto”.
Ed effettivamente pronto lo era. Nonostante le difficoltà della squadra, Zirkzee ha ritrovando con grande frequenza la via della porta.
Alla seconda partita, sul campo del Cercle-Brugge, la sua doppietta è stata subito decisiva per vincere. Dopo aver giocato solo qualche spezzone, è tornato protagonista con un’altra doppietta decisiva contro il Leuven. Domenica 6 febbraio è arrivata la sua terza doppietta, contro il KAS Eupen. Uno dei quali in rovesciata.
Ha portato il conto stagionale a 18 reti, a cui andrebbero aggiunti anche i 13 assist. L’obiettivo di Zirkzee di tornare a Monaco per provare a giocarsi le sue carte non è stato raggiunto, così come quello dell'Anderlecht, che avrebbe voluto tenerlo per un altro anno.
In estate è stato il Bologna a farsi avanti e acquistare il cartellino di Zirkzee per 8,5 milioni di euro più una percentuale sulla futura rivendita. Una scommessa del club felsineo, che riporta in Italia e in Serie A il classe 2001 per una cifra importante per la società emiliana.
L'esordio nel quinto turno contro lo Spezia, nel 2-2 in casa dei liguri. Pochi secondi contro l'Empoli e lo spezzone finale contro la Sampdoria, nel pari contro i blucerchiati.
Dopo l'addio di Mihajlovic e l'arrivo in panchina di Thiago Motta arriva la svolta. Nel match contro il Napoli al 'Maradona', l'ex centrocampista schiera per la prima volta titolare Zirkzee, che ripaga la sua fiducia.
Al primo tiro nello specchio, l'olandese non sbaglia e firma la prima rete in Serie A per il momentaneo 1-0 del Bologna. Joshua Zirkzee ritrova la rete. Il primo centro nella sua seconda avventura italiana. Un nuovo inizio per il classe 2001.


