Non ci ha messo molto a far parlare di sé Mario Balotelli, purtroppo per lui non in termini positivi e relativi al lato tecnico della sua nuova avventura al Sion, peraltro ancora 'povera': solo due spezzoni di partita in campionato contro Basilea e San Gallo, in attesa di tempi migliori.
L'attaccante italiano è finito nell'occhio del ciclone a causa di alcune immagini circolate e diffuse dal portale 'Nau.ch', che hanno calamitato l'attenzione dell'opinione pubblica elvetica: all'esterno di un locale sito nel quartiere Flon di Losanna, 'Supermario' è stato ripreso barcollante, sostenuto da due persone, una donna e un uomo.
Naturalmente queste immagini sono diventate in breve tempo virali e hanno assunto un significato ancora più 'malizioso' in seguito, con l'assenza agli allenamenti di Balotelli che non si è presentato al centro sportivo agli ordini dell'allenatore Paolo Tramezzani.
A gettare acqua sul fuoco delle polemiche, come un abile pompiere, ci ha pensato Christian Constantin, presidente del Sion che ai microfoni di 'Blick' ha voluto minimizzare la questione, tendendo una mano al suo centravanti.
"Sappiamo tutti che Mario ha ancora molto lavoro da fare. Una vittoria, però, si può festeggiare: lo abbiamo fatto anche noi all'epoca, bevendo un drink o due. I ragazzi hanno il diritto di festeggiare una vittoria".
Balotelli non era il solo componente della rosa del Sion ad essere presente in quel locale: assieme a lui c'erano altri compagni di squadra e la fidanzata, Francesca, una delle due persone che lo sostenevano all'esterno.
"Mario è stato ripreso, ma non era l'unico. Con lui c'erano la sua ragazza e dieci giocatori, tra cui Sio, Cavaré e Moubandje. La domenica hanno avuto il giorno libero e lunedì sono tornati ad allenarsi".
Balotelli non si è però presentato agli allenamenti: il motivo, come riferito da Constantin, è rappresentato da un problema di salute che dovrebbe contribuire a sgonfiare il caso.
"Martedì il medico gli ha diagnosticato la bronchite e gli ha prescritto degli antibiotici. Ora deve finire il ciclo di cure".


