Alla rete di Bowen, al 55', in casa Arsenal sono tornati i fantasmi di sempre: quelli dei titoli sfumati, degli "eterni secondi" che da anni, troppi anni, caratterizzano le stagioni dei Gunners.
Al London Stadium è andato in scena l'ennesimo psicodramma di una stagione che, a questo punto, ha una data ben precisa per lo svolgimento finale: il 26 aprile, la sfida tra Manchester City e Arsenal a Etihad.
Il resto lo racconta il match contro il West Ham: seconda gara consecutiva senza vincere per gli uomini di Mikel Arteta che, a dir la verità, nei primi 10 minuti sembravano aver archiviato facilmente la pratica, contro una delle formazioni più in difficoltà del campionato.
Rete di Gabriel Jesus al 7', raddoppio di Odegaard al 10': alla mezz'ora l'1-2 firmato Benrahma. Ma nessun problema: l'Arsenal gestisce e controlla la partita.
Come in apertura di ripresa, quando viene segnalato un calcio di rigore per tocco di mani di Antonio in area: dal dischetto va Bukayo Saka. Dal dischetto con i Gunners non ha praticamente mai sbagliato: con l'Inghilterra, invece, sappiamo. Sappiamo bene com'è andata a finire nel 2021.
Rincorsa, mancino e fuori: clamorosamente. E' il 52': il West Ham si riversa in attacco e la pareggia al 55'. E adesso è dura: l'Arsenal ha una gara in più del Manchester City ed è a +4 dai Citizens, con lo scontro diretto nei prossimi giorni. La Premier League è apertissima.
.jpg?auto=webp&format=pjpg&width=3840&quality=60)



