L'ultima volta che qualcuno ha visto Mikel Arteta arrabbiato alla fine di una partita è stata lo scorso 4 novembre, quando a Old Trafford il suo Arsenal ha perso per 3-1 contro il Manchester United. Il resto delle volte ha sempre esultato, in Premier League.
Che poi, anche dopo l'ultima giornata, è il "suo" campoinato: perché i Gunners superano anche il Liverpool per 3-2, rispondendo al Manchester City di Pep Guardiola.
Arsenal in vantaggio dopo un solo minuto con Gabriel Martinelli, che rappresenta uno dei paradossi più curiosi dell'ultimo periodo calcistico: convocato a marzo da Tite, il brasiliano non è stato chiamato per gli ultimi impegni della sua Nazionale.
Eppure, proprio le gare di qualificazione ai Mondiali, hanno permesso al Brasile di "strapparlo" all'Italia, per l'esordio in partite ufficiali (sì, sarebbe stato convocabile, altrimenti, anche da Roberto Mancini).
Al 34' arriva un segnale importante anche dal Liverpool, che pareggia con il discusso Darwin Nunez, che esulta strofinandosi gli occhi tra ironia e polemica: secondo goal in Premier League dopo quello siglato alla prima giornata, il 6 agosto, contro il Fulham per l'uruguaiano.
Nel recupero del primo tempo di pensa Bukayo Saka a riportare il punteggio sul 2-1, con Roberto Firmino costretto a pareggiare al 53': lui, subentrato a Luis Diaz al 42'.
Al 76', dopo un po' di paura per aver perso i sensi su un contrasto con Tsimikas, Gabriel Jesus si guadagna un calcio di rigore poi trasformato ancora da Saka per il 3-2 definitivo.
Per l'Arsenal è l'ottava vittoria in Premier Leaue su 9 gare: per il Liverpool l'ennesima frenata che causa il decimo posto in classifica a -14 dai Gunners capolisti. Sempre più solidi.




