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"Arrivederci tristezza": Matteo Brunori, il miglior marcatore italiano del 2022

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Esiste una sorta di predestinazione anche nelle più banali delle coincidenze: l'omonimia, ad esempio. Ritrovarsi lo stesso nome di qualcun altro, senza poterci fare alcunché, e dopo averci convissuto per anni nella più totale noncuranza comprendere che, alla fine, tutto torna. Tutto ha un senso.

Perché alla fine "Come stai?" diventa più di una canzone: "Che cosa vuoi che dica? Di cosa vuoi che parli?". Matteo Luigi Brunori continua a raccontare una stagione in crescita in una terra che gli vuole bene e che lo coccola partita dopo partita. A Palermo, a 27 anni, ha ritrovato se stesso e la migliore condizione possibile: segna, sorride, lancia messaggi.

E, soprattutto, riscrive la storia, alla sua maniera. "Imbraccia" una chitarra, un po' come Dario (Brunori Sas), che di Matteo Luigi porta lo stesso cognome, e inizia a cantare: "il calcio è la sola religione del mondo che ho intorno". La Juventus ha tracciato il suo cammino da quando lo ha acquistato dal Pescara, nel gennaio del 2020. Un'operazione per l'Under 23, è stata definita: il bianconero e quello stemma, però, sono sempre "il bianconero e quello stemma", anche in Serie C. Se sei alla Juve sei alla Juve: calciatore, allenatore, dipendente. Sei alla Juve e basta.

Che poi, anche in questa storia, è possibile vederci uno strano disegno del destino su carta "rosanera", della stessa tinta di parte della storia della "Madama" dei primi del Novecento.

Dal 17 luglio 2022, però, il bianconero per Brunori rappresenta un capitolo ormai archiviato, mentre il rosanero palermitano altro non è che il suo presente. Altro non è che il suo futuro.

Il centravanti nativo di Macaé, infatti, è stato acquisto a titolo definitivo dal Palermo al termine della stagione 2021/2022 che ha visto i siciliani trionfare ai playoff di Serie C, centrando la tanto attesa promozione in B.

Un percorso esaltante all'interno del quale Brunori è stato semplicemente la stella più fulgida: 29 goal segnati tra regular season e playoff valgono più di qualsiasi spiegazione e spingono già l'ex giocatore del Pescara all'interno del firmamento palermitano.

Fosse solo questo: nel 2022 Brunori, semplicemente, è stato il bomber dei bomber italiani. Ha realizzato 34 reti tra tutte le competizioni, più di Ciro Immobile, re incontrastato della Serie A. E poco importa se si parla di categorie diverse: superare i portieri avversari è un'arte, sempre e comunque.

La storia aveva iniziato a scriverla già lo scorso febbraio, quando la promozione era ancora un sogno lontano da cullare: dal 2 febbraio al 13 marzo, Brunori è andato in goal 10 volte in 8 partite consecutive superando il record appartenente a Sukru Gulesin, che negli anni Cinquanta si era fermato a quota 9 reti siglate in 7 partite di fila.

È cresciuto, ha sconfitto i propri demoni: quelli della delusione calcistica, nel segno della rivincita personale, proprio quando la carriera lo aveva buttato giù, nel vortice degli imprevisti e degli ostacoli insormontabili. Lui ha risalito la corrente. Con il Palermo ben saldo tra le mani ad accompagnarlo verso la luce.

"Alla mia età non esistono alternative: o vai in B o i problemi aumentano. Ho pensato di smettere quando dalla Pro Patria sono precipitato nei campionati di Eccellenza: piano piano ho avuto la forza di ricominciare", ha raccontato qualche tempo fa a 'La Repubblica'.

Detto e prontamente fatto, insomma. Ha preso in mano la chitarra, come farebbe "l'altro" Brunori: "Arrivederci tristezza. Oggi mi godo questa dolcezza, e domani chissà".

Una dolcezza dal retrogusto inebriante. La cui scia ha scandito anche il 2022/23, iniziato con una tripletta alla Reggiana nel primo turno di Coppa Italia e proseguito con 9 sigilli in Serie B, campionato del quale è vicecapocannoniere dietro solo al mundialista Cheddira (10).

Altri istanti da sogno. Altri istanti da record. O più semplicemente, altri istanti da Brunori.

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