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Cephas Malele Angela Rullo Al-Tai 2021Angela Rullo

"Screditata perché donna, sono ancora qui": Angela Rullo è diventata uno dei migliori agenti

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Centinaia di persone vogliono vederla fallire, ma l'italiana si è già fatta un nome importante nel mondo del calcio, dominato dagli uomini. Mentre Angela Rullo stava portando avanti il suo lavoro, quest'estate, quello di negoziare un trasferimento, c'erano 350 persone che cercavano di fermarla.

Essendo una delle poche agenti femminili nel calcio, non è nuova allo scetticismo, ma quanto accaduto è stato qualcosa di completamente diverso da quello che aveva vissuto prima.

"Dietro a un trasferimento, al giorno d'oggi, la gente vede solo la foto con la maglia e la conferenza stampa", spiega Angela Rullo a Goal. "Ma anche lo stress che c'è dietro quel trasferimento era abbastanza importante".

Il suo assistito era Cephas Malele, nato in Angola prima di diventare un nazionale svizzero: l'attaccante aveva appena segnato 18 gol nella massima serie in Romania e su di lui c'erano diversi club interessati in Arabia Saudita.

Rullo sa come completare un trasferimento, ma all'improvviso molte persone hanno iniziato a sostenere il contrario.

"A volte mi sono arrivati messaggi di insulti, altri molto strani", ricorda. "È stato davvero difficile, ma so cosa serve per lavorare nel calcio e il fatto che il giocatore si fidasse di me mi ha anche permesso di lavorare con calma per chiudere correttamente l'affare".

"C'era gente che cercava solo di chiamarti, o che cercava di chiamare il giocatore, dicendo: 'È una donna stupida. Perché hai firmato con lei? Non ti farà andare da nessuna parte".

"Fortunatamente, una volta che il giocatore si fida dell'agente hai la vera chiave del successo. Non c'è nulla che possa mettersi sulla tua strada. Poi, tutte quelle persone, improvvisamente, sono scomparse. Alla fine, ho dimostrato che non avevo bisogno di alcun aiuto. Sono stata in grado di chiudere l'accordo con la mia rete di contatti".

"Penso che non siano riusciti a capire come una donna abbia fatto firmare un giocatore del genere. Penso che questo fosse il problema più grande. "Come ha fatto? E perché si fida così tanto di lei?', questa era la domanda principale".

Volando ad Ha'il, dove ha sede il nuovo club di Malele, l'Al-Tai, Rullo è diventata il primo agente donna a completare un trasferimento in Arabia Saudita. Si è seduta accanto a Malele alla sua presentazione indossando un Abaya, l'abbigliamento femminile tradizionale in Arabia Saudita, in segno di rispetto per i costumi del Paese. È stato un altro momento storico per Rullo, che ha distrutto il patriarcato che esiste nel calcio da sempre.

Angela RulloYoutube

Ha iniziato come avvocato nell'ambito dello sport, trasferendosi in un'agenzia calcistica dopo aver studiato alcuni casi disciplinari che coinvolgono intermediari. Voleva proteggere gli interessi dei giocatori che venivano sfruttati dagli agenti. Sylvain Deslandes, giovane nazionale francese nato in Camerun, è stato il suo primo cliente. Bloccato ai Wolves dopo essere stato "messo nei guai dagli agenti", Rullo ha negoziato un trasferimento per lui nonostante abbia iniziato il suo lavoro quasi alla fine della sessione di mercato.

"Normalmente, i giocatori sono scettici perché molti agenti dicono: 'Ti aiuterò a far carriera', quando invece non ci riescono", spiega Rullo. "Gli ho detto: 'Sto facendo del mio meglio. Meriti di essere qui. Meriti di essere un calciatore professionista e devi fidarti di me. Il tempo non è con noi, perché mancano solo 10 giorni, ma farò del mio meglio".

"Poi, una volta che ci sono riuscita, il giocatore ha visto quello che ho fatto ed è ancora mio cliente".

Il passaggio tra mondo legale e quello dell'agenzia è stato "per certi versi molto difficile", ma all'italiana piace "trasformare gli ostacoli in un modo in cui riesca a non vederli come tali".

"Preferisco investire il mio tempo e le mie energie esclusivamente per raggiungere i miei obiettivi", aggiunge. "Per fortuna, finora ha funzionato bene per me. Ad esempio, se mi fossi concentrata su tutti quegli ostacoli che derivano dall'essere una donna in un settore così dominato dagli uomini, dallo scetticismo, dall'ignoranza e dal puro sessismo, non avrei ottenuto nulla".

"Certo, c'erano molti che volevano screditarmi semplicemente perché sono una donna. Ma ho scoperto che quando i giocatori hanno iniziato a fidarsi di me e a credere nel mio lavoro, non c'era nulla che potesse mettersi in mezzo lungo il mio percorso. A coloro che hanno cercato di insultarmi con commenti del tipo: 'Concentrati sul fare le unghie e lascia il calcio', sfortunatamente per loro, sono ancora qui, e anche con una manicure perfetta".

L'ultima domanda per Rullo è semplice: "Cosa pensi ti abbia permesso di lavorare così bene in un ambiente dominato dagli uomini?". La sua risposta è succinta. "Possiedo tutte le qualità che renderebbero un agente uomo un profilo di successo, oltre al tocco femminile", dice. "Quindi, come posso perdere?".

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