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Amelia su Mulattieri a B Italian: "Ricorda molto Pippo Inzaghi"

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Allarga le braccia, Samuele Mulattieri, chiamando a raccolta tutto lo "Stirpe": poi si gira ed esalta il suo pubblico, in festa. Ha appena segnato il 3-0 che ha permesso al Frosinone sì di battere il Cittadella, ma anche di proseguire il cammino verso una Serie A che, adesso e con tutti gli scongiuri del caso, sembra vicinissima.

Sa, comunque, cosa voglia dire giocare in Serie B: nonostante sia un classe 2000 è alla terza esperienza in cadetteria. La seconda da protagonista, stando ai numeri: la prima, in definitiva, nel segno della continuità. Con l'Inter, proprietaria del cartellino, che osserva da lontano, sorridendo.

Anche perché nella rete che ha consegnato il 3-0 al Frosinone c'è tanto di quel che è Samuele Mulattieri: movimento sulla linea dell'ultimo uomo e colpo di testa vincente. Potente, preciso. Fiuto del goal che richiama quello di altri attaccanti del passato.

"E' un attaccante moderno, ricorda molto Pippo Inzaghi come movenze e struttura fisica. Non è Luca Toni che è quasi due metri: sa fare bene il suo mestiere".

Nel corso di B Italian, il format sulla Serie B in onda sul canale Twitch di GOAL Italia, Marco Amelia ha esordito in questa maniera per presentare il giovane attaccante gialloblù. E se lo dice lui, che Pippo lo ha conosciuto e visto giocare da vicinissimo, c'è da crederci.

"Corre tanto, dà una mano alla fase difensiva, si posiziona molto bene quando deve attaccare e dà profondità. Sono contento, perché ultimamente si diceva 'attaccanti in giro non ce ne sono', e invece devo dire che questo ragazzo si sta mettendo bene in mostra con la squadra prima in classifica".

Nel gran campionato del Frosinone c'è, però, un fondo importante di progettualità e programmazione: la pazienza mostrata nei confronti di Fabio Grosso ha dato i suoi frutti, puntando anche su giovani fortissimi per la categoria. Mulattieri è uno di questi.

"Ho sentito parlare molto bene di lui: Fabio Grosso ha speso parole importantissime e so bene quanto pesa le parole Fabio, soprattutto sui giovani. Se Fabio si è esposto in questo senso... e poi lo vediamo tutte le domeniche che questo ragazzo ha qualità".

Cresciuto nello Spezia, con cui ha esordito in Serie B proprio contro il Frosinone nell'aprile del 2018, è stato poi acquistato dall'Inter: un sogno. Lo chiamano "Caballero": lui, che ama suonare il pianoforte, mette insieme le note volte a comporre lo spartito del suo futuro, facendo dono delle esperienze passate. Quella all'estero, in Olanda, al Volendam compresa.

"L'esperienza all'estero pesa per tutti in maniera positiva: ti apre la mente andare all'estero e confrontarsi con altre culture. L'Inter fa spesso questi movimenti coi giovani, sa bene quali mandare in altre realtà, e a Mulattieri ha fatto molto bene. Maturi molto velocemente con queste esperienze: sembra un ragazzo di 30 anni come atteggiamento", ha spiegato Amelia.

Ha segnato 7 reti in questa stagione, la maggior parte da subentrato: il dato sui tiri a partita è incoraggiante. Sono 1.6 di media a gara, con uno 0.8 di quelli verso lo specchio. Mica male. Quel che accadrà l'anno prossimo, invece, verrà analizzato a tempo debito.

"Nella condizione del calcio attuale avere tre o quattro giocatori in rosa che vengono dal settore giovanile, come Mulattieri, fa bene soprattutto se hanno qualità. Perché in un attimo si adeguano ai grandi campioni che fanno parte di quelle rose: è sempre un passo importante".

Continua a lavorare, Mulattieri, consapevole della bontà del suo percorso: l'Inter osserva da lontano, come detto. Il "pianista del goal" intanto segna.

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