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allegri juventusGetty Images

Allegri si sbottona: "Su Pogba da 8 mesi il solito ritornello: non penso rientri dopo la sosta"

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"Dobbiamo fare una bella partita contro un'Inter forte: è sempre una partita meravigliosa davanti a 70mila spettatori".

Il Derby d'Italia è sempre il Derby d'Italia: lo sa bene Massimiliano Allegri, che di Inter-Juventus ne ha disputati tanti, e che intervenuto in conferenza stampa alla vigilia ha fatto il punto sugli uomini a disposizione.

"Di Maria? Oggi ci sarà l'ultimo allenamento e dovrò valutare le sue condizioni, mi sembra che stia bene, ma devo valutare anche quelle di Bonucci e Miretti. Non ci saranno Milik e Alex Sandro: Chiesa ci sarà. Locatelli? Io lo vedo bene: a Friburgo l'ho tolto perché ormai la partita era in sicurezza e ho deciso di risparmiargli un po' di minutaggio. Gatti dalla sua ha il fatto di essere esuberante, l'ha dimostrato contro il Friburgo: è chiaro che deve ancora crescere. E' possibile che con l'Inter giochi di nuovo".

Tra gli assenti anche Paul Pogba, a cui servirà un po' di tempo per rientrare a disposizione, come ammesso da Allegri.

"Su Pogba sono 8 mesi che facciamo le stesse domande e lo stesso ritornello. Penso che difficilmente dopo la sosta sarà a disposizione, ci vorrà un po' di tempo".

La corsa alla zona Champions League, al netto della penalizzazione, non è impossbile: Allegri, però, rimane ancorato alla realtà.

"Noi dobbiamo ambire a cercare di fare il massimo di ciò che possiamo fare: domani è una partita difficile e importante perché comunque gli scontri diretti è difficile giocarli. Degli scontri diretti abbiamo perso contro Milan, Napoli e Roma, poi abbiam vinto contro Lazio e Inter. A volte li vinci, a volte li pareggi o li perdi: è difficile recuperare in classifica, ma dobbiamo fare il massimo. La squadra in campo ha fatto 53 punti: vedremo il 19 aprile quando ci sarà la sentenza. E' inutile che io dica 'per tanto tempo non abbiamo avuto questo o l'altro'. Tra 20 giorni si dirà l'opposto di quello che si dice ora: l'obiettivo della Juventus è quello di giocarsi tutte le possibilità in Coppa Italia, Europa League e provare a difendere il secondo posto perché abbiamo 53 punti. Poi quello che succederà fuori dal campo non bisogna valutarlo. Se a fine stagione la squadra al netto delle sanzioni sarà sesta o quinta in classifica la stagione non sarà andata bene".
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