Fabio Paratici TottenhamGetty

La FIFA accoglie il ricorso di Paratici: può operare con mansioni ridotte

La situazione relativa al futuro di Fabio Paratici continua a essere complessa e senza definizione: all'ex direttore della Juventus, coinvolto nel caso plusvalenze, è stato respinto dal Collegio di Garanzia presso il CONI il ricorso per l'inibizione inflittagli dopo la sanzioni emesse dalla Corte Federale d'Appello a gennaio, per lo stesso caso.

Paratici si è dimesso nei giorni scorsi con effetto immediato dal ruolo di amministratore delegato del Tottenham: scelta "obbligata" dopo la conferma dell'inibizione del Collegio di Garanzia e dopo l'estensione delle sanzioni a livello internazionale, voluta dalla FIFA.

Ecco, dopo aver presentato ricorso proprio su quest'ultimo punto, Paratici ha vinto l'appello e potrà tornare a operare nel mondo del calcio, pur con mansioni ridotte e con la squalifica.

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"La FIFA ha accolto l’appello presentato da Fabio Paratici contro il provvedimento del Comitato Disciplinare della FIFA che, nell'estendere a livello mondiale l’inibizione temporanea comminata dalla FIGC, l'aveva ampliata fino al divieto di prendere parte ad ogni attività legata al calcio. Paratici, assistito davanti alla FIFA da un team di legali composto da Paolo Lombardi, Luca Pastore e Ian Laing, potrà dunque continuare a lavorare nel mondo del calcio seppur con mansioni ridotte rispetto a quelle svolte sino ad oggi, nel rispetto dei limiti imposti dalla sanzione comminata dalla FIGC".

Questo il comunicato ufficiale diffuso dall'entourage di Paratici, che quindi dovrà rispettare i limiti legati all'inibizione.

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