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Rudi Garcia Juventus LyonGetty Images

Dal 7-1 con la Roma alla rivincita: Garcia stende Guardiola e ritrova il Bayern

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Si riconduce tutto a una data. 21 ottobre 2014. Una delle notti da incubo della Roma in Champions League. Forse, una delle peggiori di sempre. Lo dice il punteggio: Roma 1, Bayern Monaco 7. Allenatori: Rudi Garcia da una parte, Pep Guardiola dall'altra. I giallorossi umiliati in casa, Garcia che vede la sua leadership vacillare. Un colpo durissimo da digerire.

Sono passati quasi sei anni. Garcia ha aspettato la notte più importante forse della sua carriera per vendicarsi. Quarti di finale di Champions League, gli incubi di Guardiola che ritornano. Terza eliminazione consecutiva. Dall'altra parte, Garcia gioisce. Autocitandosi, un po' forzatamente, potrebbe dire di aver rimesso la chiesa al centro del villaggio. La serata perfetta che forse dopo quell'1-7 sognava. Dopo lo scalpo della Juve, quello del City. Meglio di così, impossibile. Era scritto, come detto a 'Sky Sport'.

“Ci sono tre tecnici tedeschi in semifinale? Mio padre mi ha dato questo nome perché seguiva il ciclismo, c’era una grande campione che si chiamava Rudi Altig, quindi sono un po’ tedesco. Era normale vincessi questa sera, era già scritto. Non dobbiamo porci limiti. Non c’è due senza tre? Speriamo”.

E ora? E ora Lione-Bayern. Come nel 2010, ancora in semifinale. Ebbero la meglio i bavaresi, che poi in finale avrebbero perso contro l'Inter. Dieci anni dopo, in gara secca, è ancora Lione-Bayern. Dopo quasi sei anni, in semifinale, è ancora Rudi Garcia contro il Bayern. Come quella notte di Roma, o come nel 2012 quando allenava il Lille. Sempre ai gironi. Sempre perdendo.

Lo score, non proprio da sogno. Nell'ordine, impietoso: 0-1, 6-1, 1-7, 2-0. Due goal segnati, 16 subiti. Medie non proprio di successo. Mai una vittoria, mai un pari. Una buona notizia? Di tutti quei marcatori, soltanto Lewandowski e Müller giocano ancora in Baviera. Problema: hanno contribuito circa alla metà dei 155 goal del Bayern in questa stagione. Fermarli? Auguri.

Dopo Garcia-Guardiola, sarà ancora Garcia-Bayern. Tira aria di rivincita e vendetta a Lione, anche per il 2010. Nella prima edizione con due francesi e due tedesche in semifinale, nella prima edizione con le gare secche. A Lione aspettavano questi giorni da cinque mesi. Per ora, l'attesa è valsa la pena.

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